Marte in passato era bagnato da laghi salati. Le loro tracce sono state scoperte nel cratere Gale dal rover Curiosity della Nasa, come emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience dal gruppo del California Institute of Technology, coordinato da William Rapin.
Elevate concentrazioni di sali di zolfo sono state individuate nelle rocce sedimentarie del cratere, che risalgono al periodo compreso fra 3,3 e 3,7 miliardi di anni fa e che, secondo gli autori della ricerca, sono la testimonianza della presenza di acqua nel passato di Marte. Il risultato è in linea con uno dei principali obiettivi della missione Curiosity: scoprire come l’acqua sia scomparsa dalla superficie di Marte. “Le nostre analisi delle rocce - hanno spiegato i ricercatori - confermano precedenti osservazioni satellitari in base alle quali il pianeta, circa 3,5 miliardi di anni fa, ha subito una transizione verso climi aridi”, fino ad assumere l’aspetto che conosciamo adesso.
Rappresentazione grafica del lago salato su Marte, nel cratere Gale (fonte: ASU Knowledge Enterprise Development (KED), Michael Northrop)
Lo studio arriva a un anno dalla scoperta di un grande lago di acqua liquida e salata sotto i ghiacci del Polo Sud di Marte, fatta dal radar italiano Marsis a bordo della sonda Mars Express, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Il rover della Nasa Curiosity, sbarcato su Marte il 6 agosto del 2012, in 7 anni ha cambiato le nostre conoscenze del Pianeta rosso, trasformandolo da un luogo arido in un mondo che forse in passato ha ospitato la vita e, chissà, potrebbe ospitarla ancora. Proprio la ricerca di tracce di vita presente o passata su Marte sarà l’obiettivo delle missioni Mars 2020 della Nasa ed Exomars 2020, nata dalla collaborazione tra l’Esa e l’agenzia russa Roscosmos con un importante contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Il lancio delle due missioni è previsto nel 2020.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA