Continua a crescere con il lancio di altri 60 satelliti Starlink la costellazione progettata dall’azienda SpaceX di Elon Musk per portare internet nelle aree più remote della Terra. Rispetto ai precedenti lanci, però, è fallito stavolta il rientro del primo stadio riutilizzabile del razzo Falcon 9 su una delle piattaforme galleggianti nell’Oceano Atlantico. Il lancio, il numero 108 per un Falcon 9, è avvenuto da Cape Canaveral, in Florida, dopo un rinvio dovuto al maltempo.
I satelliti Starlink sono progettati per l’orbita bassa terrestre: si trovano a circa 550 chilometri di quota. Sono ormai più di 1.000 quelli in orbita. “Starlink continuerà l’espansione fino a raggiungere nel 2021 una copertura quasi globale delle regioni popolate del mondo”, commenta in un tweet la SpaceX.
La SpaceX conta di raggiungere le 1.500 unità in questa prima fase di messa in orbita e ha già ricevuto l’autorizzazione per il lancio di almeno 12.000 satelliti. La società ha fatto sapere che sono in corso alcuni test sul servizio internet di Starlink negli Stati Uniti settentrionali, nel Canada meridionale e in alcune zone del Regno Unito, e che sono state attivate le prime prenotazioni on line del servizio, ma che serviranno ancora almeno sei mesi prima che possa iniziare a funzionare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA