E' arrivata a Terra la prima immagine che documenta il secondo 'incontro ravvicinato' con Mercurio della sonda BepiColombo, nata dalla collaborazione tra l'Agenzia spaziale europea (Esa) e quella giapponese (Jaxa) con un importante contributo italiano da parte di Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Sapienza Università di Roma.
A nove mesi di distanza dal primo flyby, avvenuto lo scorso 2 ottobre, la sonda ha nuovamente sorvolato il pianeta scattando immagini ravvicinate che ne mostrano interessanti caratteristiche geologiche. Scarpate e crateri da impatto sono ben visibili nella prima foto in bianco e nero, scattata il 23 giugno alle 11:49 ora italiana, quando la sonda si trovava a circa 920 chilometri dalla superficie di Mercurio. Il punto di massimo avvicinamento, a circa 200 chilometri di distanza, era stato raggiunto poco prima, alle 11:44.
Venerdì 24 giugno saranno pubblicate nuove immagini del sorvolo, mentre il set completo sarà disponibile lunedì 27 giugno.
Il flyby ha lo scopo di affinare la traiettoria della sonda, sfruttando l’effetto di fionda gravitazionale. Quello appena realizzato è il secondo sorvolo ravvicinato di Mercurio, e complessivamente il quinto compiuto finora dalla sonda, che dall'inizio della sua missione (nell'ottobre del 2018) ha già effettuato un flyby della Terra, due di Venere e due di Mercurio.
BepiColombo ha ancora un lungo viaggio davanti a sé: serviranno infatti altri quattro sorvoli di Mercurio per poter inserire nella sua orbita le due sonde che compongono la missione, il Mercury Planetary Orbiter (Mpo) dell’Esa e il Mercury Magnetospheric Orbiter (Mmo) della Jaxa, a fine 2025.
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