Dai satelliti della Nasa arrivano le immagini degli incendi in Australia: mostrano le colonne di fumo che ricoprono la costa sud-orientale e la devastazione dell'Isola dei Canguri, occupata per un terzo da riserve naturali protette che ospitano leoni marini, koala e specie di uccelli in via di estinzione.
Il satellite Aqua della Nasa mostra i pennacchi di fumo di colore marrone chiaro sulla costa sud-orientale australiana, che vengono trascinati dal vento verso Est e si distinguono dalle nuvole, di un bianco brillante, probabilmente generate dal calore che sale dagli incendi. Anche lo strumento Omps (OPS Mapping and Profiler Suite) del satellite Suomi NPP, gestito da Nasa e dall'ente americano per le ricerche sull'atmosfera e gli oceani (Noaa), ha rilevato nel fumo enormi quantità di particelle di fuliggine, polveri e aerosol, ai livelli più alti misurabili.
Localizzazione degli incendi in Australia sulla base dell'immagine rilevata dal satellite Aqua della Nasa (fonte: NASA)
Un altro satellite ella Nasa, Terra, mostra invece le cicatrici lasciate dagli incendi sull'Isola dei canguri. Il confronto fra un'immagine del 16 dicembre 2019 e una scattata il 7 gennaio 2020, indica che un terzo dell'isola è colpito dai roghi, con zone coperte di ceneri scure e altre ancora in fiamme.
Isola dei canguri: gli incendi nel dicembre 2019 fotografati dl satellite Terra della Nasa (fonte: NASA)
Isola dei canguri: gli incendi all'inizio del 2020 fotografati dl satellite Terra della Nasa (fonte: NASA)
I satelliti, spiega la Nasa, rilevano gli incendi, tracciano il fumo, forniscono informazioni per la gestione dell'emergenza e mappano l'entità dei danni. Per questo continueranno a seguire l'evoluzione degli incendi in Australia, soprattutto in vista del peggioramento atteso a causa dell'ondata di caldo prevista dai meteorologi alla fine della settimana.
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