ROMA - Dopo l'esplosione del caso processori, Intel va avanti e al Ces, la fiera dell'elettronica di consumo in corso a Las Vegas, svela il suo primo chipset "ibrido", frutto della collaborazione con Amd, altro colosso del settore.
Il processore Core di ottava generazione presentato da Intel in cinque modelli - 4 Core i7 e un i5 - è equipaggiato con il processore grafico Radeon RX Vega M di Amd. L'accoppiata, spiega la compagnia, consentirà di creare computer portatili leggeri, con uno spessore sotto i 17 millimetri, in grado di sostenere carichi di lavoro pesanti come quelli generati da videogiochi, realtà virtuale o rendering.
La novità arriva in un momento impegnativo per Intel, contro cui sono in ballo già tre class action dopo che la settimana scorsa è emersa la notizia delle falle di sicurezza che colpiscono i processori. Le prime azioni collettive arrivano da California, Oregon e Indiana e si riferisco a "Metdown" e "Spectre", le due vulnerabilità che i ricercatori hanno scovato nei microprocessori. La prima coinvolge i microprocessori di Intel costruiti a partire dal 1995, mentre la seconda oltre a Intel colpisce anche i prodotti di Amd e Arm.
"Finora la progettazione dei processori ha puntato solo ed esclusivamente sulle performance" mentre oggi "la nostra principale preoccupazione è diventata la sicurezza": a sostenerlo è Stefan Mangard, esperto informatico dell'università austriaca di Graz, che col suo gruppo ha contribuito alla scoperta delle vulnerabilità Spectre e Meltdown grazie ad un progetto finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (Erc) con circa due milioni di euro.
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