A metà febbraio, OpenAi ha presentato Sora, il suo modello di intelligenza artificiale generativa che crea video da istruzioni di testo e da immagini fisse. In un'intervista al Wall Street Journal, Mira Murati, Chief Technology Officer di OpenAi, ha confermato che la nuova IA sarà disponibile entro la fine dell'anno. Nei giorni scorsi, il garante per la privacy italiano ha avviato un'istruttoria per capire come OpenAi addestra l'algoritmo di Sora, quali dati degli utenti raccoglie ed elabora e se utilizza fonti esterne per generare i video.
Murati ha riferito che il software potrà creare non solo filmati ma anche la parte sonora, almeno in un aggiornamento successivo del modello, rendendo il risultato qualcosa di molto vicino ad un'opera cinematografica. Per salvaguardare la trasparenza dei contenuti, i video dovrebbero contenere anche metadati ed etichette in grado di far capire agli utenti quando ciò che stanno guardando è vero o frutto di un'IA. "Considerando la possibilità di creare disinformazione" continua il manager "siamo impegnati a prendere tutte le giuste misure preventive prima di un rilascio pubblico di Sora, anche in vista delle elezioni presidenziali di novembre".
Secondo Murati, Sora è molto più costoso da gestire rispetto ad altri modelli di intelligenza artificiale, ma OpenAi punta a renderlo disponibile a "costi simili" a Dall-e, l'IA che crea immagini statiche da testo, o al famoso chatbot ChatGpt. "Questi sono strumenti pensati per ampliare le possibilità creative dell'uomo. I ruoli cambieranno ma alla fine l'economia globale ne trarrà vantaggio" le parole del Cto.
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