Nei prossimi mesi le tecnologie
giocheranno un ruolo chiave nell'alimentare, anche per
rispondere a esigenze di mercato come sostenibilità, meno
sprechi, più alternative plant-based: i principali trend del
food tech per il 2022. E' quanto sottolinea un'analisi di Inside
Marketing nell'evidenziare che solo nel terzo trimestre del
2021, su scala globale, sono stati spesi oltre dieci miliardi di
dollari in tecnologie alimentari, fino a raggiungere un
investimento annuo superiore dell'85% a quello dell'anno
precedente. La pandemia cambia menu e modo di riempire il
carrello della spesa: col proseguire dell'emergenza Covid nei
prossimi mesi si potrebbe assistere per esempio al proliferare
di ghost restaurant, ossia ristoranti che preparano solo piatti
per l'asporto e per le consegna. Inoltre l'anno appena iniziato,
secondo l'osservatorio Inside Marketing, sarà innanzitutto
quello del successo su larga scala della cosiddetta fake meat,
la carne senza carne.
Per gli operatori tuttavia, come sottolineano gli esperti
del Food Technology Magazine, il mercato è sempre più
frammentato da esigenze alimentari legate a questioni di salute
o a scelte etico-ideologiche. Ad esempio per chi mangia la
carne il nuovo must è il "reducitarianesimo" che impone di
mangiare meno carne, ma di qualità e selezionata, fanno sapere
da Whole Foods Market che individua, tra i dieci top trend, le
bevande senza alcol e gli infusi e salse di ibisco. Mentre
l'ingrediente da scoprire è la moringa, una pianta-superfood
coltivata nella fascia equatoriale e tropicale. Nel rendere più
smart la produzione agroalimentare un ruolo chiave lo avranno
sensori, dati e tool di analisi dei dati, modelli predittivi
realizzati grazie a machine learning e intelligenza artificiale
nonché la blockchain . Molte delle tecnologie digitali potranno
essere sfruttate per trovare confezioni in grado di aumentare la
shelf life del cibo, posticipandone la scadenza.
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