Si chiama '28 Pastai' la prima pasta di Gragnano Igp con zero pesticidi e glifosato interamente tracciata. I consumatori, infatti, potranno verificarne direttamente l’assenza di queste sostanze inquadrando il QR code presente su ogni confezione. Nata da un progetto di ricerca agroalimentare e storico-culturale di recupero e valorizzazione della più autentica tecnica di produzione gragnanese, '28 Pastai' è prodotta con una miscela ottenuta dai migliori 5 grani duri 100% italiani delle colline Frentane, tra Abruzzo e Molise. Oggi come agli inizi dell’800 l’acqua della sorgente Forma dei Monti Lattari in una percentuale non superiore al 30% secondo il disciplinare Igp, rappresenta uno degli ingredienti alla base di '28 Pastai'. La certificazione del metodo Zero pesticidi ottenuta dall'ente di controllo Bureau Veritas, attesta l’assenza totale di prodotti fitosanitari tra cui la micotossina Deossinivalenolo, recentemente trovata in diverse paste commerciali.
Tutti i passaggi della filiera sono certificati attraverso la blockchain, dando vita alla prima pasta italiana interamente tracciata. Una certificazione che non riguarda solo la produzione del grano ma anche lo stoccaggio. La conservazione delle materie prime a Residuo Zero, infatti, elimina la presenza di contaminazioni e riduce a limiti accettabili microbi e muffe. “Questa tecnologia – spiega Elena Elefante che guida del pastificio – è un registro digitale pubblico sicuro, verificabile e permanente nel tempo grazie al quale possiamo raccontare tutto della nostra pasta e lasciar verificare, con la massima semplicità, l’origine del grano, il tempo e la temperatura di essiccazione". Grazie alla collaborazione con diversi chef stellati '28 Pastai' è stata progettata e testata per e moderne tecniche di cottura grazie alle sue caratteristiche: elevata resistenza, tenuta in cottura, tenacità e ridotto rilascio di amido; tutti fattori che rendono la pasta ideale per una sana alimentazione, per i gourmet e per l’alta ristorazione.
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28 PASTAI