L'Italia è pronta alla sfida dell'innovazione in agricoltura e a guidarla sono i giovani, come dimostrano i dati diffusi in occasione dell'evento online, promosso da Fondazione Barilla e Food Tank, 'Resetting the Food System from Farm to Fork - Setting the Stage for UN 2021 FOOD Systems Summit'.
L'Italia è il primo Paese nell'Unione Europea per imprese agricole guidate da under 35, che nel 2017 erano oltre 55.000 (+6% sul 2016). I giovani che lavorano in agricoltura usano il web e le nuove tecnologie: 1 su 4 è laureato e parla almeno una lingua straniera, 8 su 10 viaggiano spesso all'estero, un terzo delle imprese agricole italiane, inoltre, ha una titolare donna. Nell'ultimo decennio il numero di imprese femminili è cresciuto: sono spesso aziende multifunzionali, che includono fattorie didattiche o agriasili per bambini.
In controtendenza rispetto all'Italia è l'Unione Europea: il 78% degli agricoltori ha più di 44 anni, il 31% è over 65, e l'età media è salita da 49,2 anni nel 2004 a 51,4 anni nel 2013. In media lavora nel settore solo il 5% circa degli europei sotto i 35 anni, e fra i 10,3 milioni di gestori delle aziende agricole, nel 2016, solo l'11% aveva meno di 40 anni (contro l'8% degli italiani). Le donne sono il 49,8% dei coltivatori dell'Unione. I vertici della professione sono però dominati dagli uomini: solo il 29% dei conduttori di aziende agricole nell'Unione sono donne, e fra i giovani la quota scende al 23%.
In collaborazione con:
Fondazione Barilla