BRA (CUNEO) - Una rete mondiale di aiuto per aiutare i produttori di formaggi a latte crudo ad affrontare le battaglie e vincere le difficoltà. L'ha lanciata Slow Food, al termine degli 'Stati Generali del latte crudo' che, in un teatro braidese, hanno riunito centinaia di allevatori e produttori nella prima giornata di Cheese. Nell'assemblea 17 tra affinatori, produttori ed esperti di 15 paesi dei cinque continenti hanno portato le loro testimonianze.
"Il tempo è maturo - ha spiegato Piero Sardo, presidente della Fondazione per la Biodiversità di Slow Food - per formare un'internazionale dei formaggi a latte crudo, per creare una rete in grado di mobilitarsi per condividere battaglie, problemi e soluzioni, di esercitare una pressione internazionale. Occorre ricordare, però, che accanto al latte crudo l'altro grande tema di Cheese 2017 sono i fermenti industriali. I formaggi naturali, liberi da fermenti selezionati, sono un qualcosa in più rispetto al latte crudo. L'internazionale del latte crudo deve diventare l'internazionale dei 'formaggi naturali'".
Andy Hatch, produttore del Presidio Slow Food americano, ha illustrato il caso degli Usa, dove fino a pochi anni una legge vietava l'utilizzo del latte crudo. "Ogni giorno - ha spiegato - lavoro per offrire sapori più autentici e complessi, ma c'è ancora molto da fare perché i formaggi della mia fattoria siano riconosciuti sul mercato".
In Sudafrica il problema più grave è la siccità, ha raccontato Brian Dick, formaggiaio e referente di Slow Food Raw Milk Cheese: "i produttori sono una decina ma uno ha dovuto smettere proprio a causa dei cambiamenti climatici".
Aldo Grasselli, segretario nazionale dell'associazione veterinari pubblici, ha invitato i produttori di formaggio a latte crudo a costituire dei comitati scientifici indipendenti in grado di supportare con tesi e ricerche la salubrità e la sicurezza dei propri prodotti.
Per Paolo Ciapparelli, del Presidio Slow Food dello Storico Ribelle, il latte crudo è una filosofia di vita: "Forse perderemo la nostra battaglia perché siamo troppo piccoli.
Facciamo un formaggio caro perché è senza fermenti e prodotto da vacche alimentate solo a erba, senza mangimi".
Bronwen Percival, in rappresentanza di uno dei più importanti affinatori del pianeta, Neals' Yard Dairy, ha annunciato che "in in questi giorni venderà a Londra solo formaggi a latte crudo per promuovere la filosofia di Cheese"
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