BOLOGNA - "La Brexit ci preoccupa, infatti il livello di export dell'agroalimentare italiano in Gran Bretagna è molto alto, sicuramente di dimensioni molto diverse da quelle che hanno interessato l'embargo con la Russia che comunque ci ha fatto perdere, solo per l'agricoltura, quasi 250 milioni di euro dall'inizio". Lo afferma il presidente della Cia-Agricoltori italiani Dino Scanavino a margine della VIII Conferenza economica della Confederazione.
"Siamo molto preoccupati per il vino italiano in particolare che è una piazza importante in Gran Bretagna - aggiunge Scanavino -. Speriamo negli accordi e nella velocità con cui si devono raggiungere per evitare che partano i dazi. Anche l'Inghilterra ha interessi in Italia e credo che la libera circolazione delle merci, delle persone e dei servizi sia un elemento che interessa tutti, per cui confidiamo nella diplomazia, nella capacità dei governi di trovare una soluzione. Se andasse male ci sarebbero risvolti molto peggiori dell'embargo russo".
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