BOLOGNA - Tra le cose necessarie per progettare una 'nuova' Europa, "si rende necessario un cambio di passo sul fronte delle politiche d'integrazione e di gestione dell'immigrazione. Anche in questo caso si può portare l'esempio delle aree rurali. L'agricoltura, se si escludono le vicende circoscritte al malaffare come il caporalato, presenta già realtà ed esempi virtuosi d'integrazione". E' quanto osserva il presidente della Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino nell'aprire i lavori del'VIII Conferenza economica della Confederazione. "Con il proprio lavoro e le loro professionalità, gli immigrati forniscono infatti - aggiunge Scanavino - un prezioso contributo al sostentamento sociale ed economico dei territori. È urgente che l'Europa adotti politiche comuni per dare risposte concrete, in materia d'integrazione e inclusione, a questi cittadini".
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