Il gap che l'Italia sconta nell'economia digitale - è al quart'ultimo posto tra i paesi della Ue - rischia di avere effetti ancora più pesanti per il turismo, l'unico settore che cresce costantemente dal dopoguerra. Si rischia di perdere terreno rispetto ai competitors e di non stare al passo con le richieste dei 'nuovi' turisti, dall'Asia e dagli altri paesi emergenti, e dei millennials. E' il messaggio che arriva dal Food&Wine Tourism Forum, due giorni di formazione, nell'ambito del progetto Ampelo (programma Alcotra 2014-2020), organizza a Grinzane Cavour (Cuneo).
"Il ritardo nella digital economy rischia di pesare ancora di più nel campo del turismo - ha spiegato Roberta Milano, coordinatrice scientifica del Forum - dove sta affermandosi il modello 4.0. Molti viaggiatori, come ad esempio i cinesi, viaggiano senza denaro contante e usano il Qr code. I ristoranti dovranno attrezzarsi per menu che possano essere letti e tradotti simultaneamente solo inquadrandoli con gli smartphone. Nell'outdoor le app ormai diffuse tra la stragrande maggioranza degli appassionati".
Un'accelerazione dell'economia digitale serve quindi anche al comparto enogastronomico del turismo, in grande salute in Italia ma con vicini molto agguerriti. Una ricerca condotta in Spagna, presentata per la prima volta a Gerinzane Cavour., ha evidenziato che in un anno nel paese iberico 8 milioni di turisti hanno viaggiato per motivi legati all'enogastronomia, l'87.6% in auto, il 45% in aereo. E l'Italia resta la destinazione preferita yra le mete straniere dai turisti 'enogastronomici' spagnoli, davanti alla Francia. Tuttavia, per non perdere posizioni guadagnate e proseguire nel trend (+11% di turisti, ma solo +3 in termine di valore economico, nel 2018 rispetto al 2017), "l'innovazione è fondamentale - ha spiegato Maria Elena Rossi, direttrice marketing di Enit - anche perché ai turisti 'baby-boomers' si stanno sostituendo i millennials. L'Italia deve puntare sul turismo di qualità, sul lusso considerato non nell'accezione classista, ampliando e migliorando la gamma dei servizi di chi viene da noi per conoscere la storia, i prodotti e le tradizioni ma raccontate con agganci culturali con la sua cultura".
Che il food&wine sia sempre più determinante nelle scelte turistiche lo dicono i dati di TripAdvisor, illustrati da Valentina Quattro, Associate director Italia: la crescita delle prenotazioni per tour enogastronomici è stata in un anno del 53%, e al top tra le mete ci sono sono Toscana, Veneto e Sicilia.
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Food&Wine