RHO-PERO (MILANO) - Il vice ministro iraniano della cultura e dell'artigianato Bahman Namvar Motlash ha inaugurato alla Fiera di Milano a Rho il padiglione dell'Iran che quest'anno è paese d'onore alla 22 ma edizione de l'Artigiano in Fiera, mostra mondiale dell'artigianato in corso fino al 10 dicembre. Al taglio del nastro, anche il presidente di Ge.Fi e della rassegna Antonio Intiglietta, e altre personalità iraniane in Italia. L'Iran ha schierato nel suo padiglione ben 180 aziende con 60 aree dedicate. Tappeti, naturalmente, ma anche tessuti, ceramiche, gioielli, strumenti musicali e un gigante dell'e.commerce iraniano come Zebardarstan. "Il nostro Paese che è grande quasi sei volte l'Italia - ha spiegato il vice ministro Motlash - ha una grande varietà di differenze tra popolazioni, razze, clima, e di conseguenza una grande e diversa varietà di artigianato". "Naturalmente - ha aggiunto - voi conoscete soprattutto i nostri tappeti che rappresentano la punta di diamante dell'artigianato iraniano che, dopo il petrolio e l'agricoltura è la terza ricchezza dell'Iran. Noi che riconosciamo all'Italia il primato del design e del gusto, abbiamo lavorato per portare qui a Milano prodotti adatti per piacere agli italiani. Il nostro obiettivo comunque non è solo quello di vendere ma di avere contatti culturali con l'Italia e di aprire canali stabili per commerciare insieme". "Il rapporto tra i due Paesi - ha concluso Motlash - ha una storia millenaria ed è migliorato tantissimo in questi ultimi anni col nostro nuovo governo. Ora vogliamo che l' Italia diventi per noi un riferimento per lavorare verso tutta l'Europa e noi, reciprocamente, diventare per l'Italia un ponte per tutto il Medio Oriente".
"L'Iran - ha spiegato Intiglietta - è presente qui da nove anni, una collaborazione lunga che non si è mai interrotta neanche durante il periodo dell'embargo perché abbiamo ritenuto sempre l'Artigiano in Fiera un'occasione per il rapporto tra i popoli e perché dove si celebra il lavoro dell'uomo le logiche delle guerre sono totalmente estranee". "Per la prossima edizione non sappiamo ancora quale sarà il Paese d'onore - ha concluso Intiglietta rispondendo alle domande - ma sarà comunque uno dei paesi poveri e uno dei paesi che hanno bisogno di riprendersi col quale rafforzare rapporti e amicizia. Ne stiamo incontrando molti, ieri il Senegal e il ministro dell'Afghanistan ed è commovente il fatto che quel paese sia qui con una presenza importante, così come è imponente la partecipazione del Vietnam".
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