“Credo che la ripresa dei populismi e dei sovranismi in Europa si verifichi perché ci siamo dimenticati che l'assenza di guerra e di dittatura non è una condizione permanente o normale, ma casomai una condizione molto recente che abbiamo faticosamente conquistato. Dovremmo, invece, ricordarcene sempre”. Lo ha detto a Ronchi di Percoto (Udine) la storica e giornalista statunitense e naturalizzata polacca Anne Applebaum, Premio Nonino 2019 a ‘un Maestro del nostro tempo’. “Sicuramente una parte importante nella ripresa dei populismi la gioca l'informazione – ha continuato – perché la rivoluzione tecnologica avvenuta nel modo di acquisire le informazioni influenza moltissimo la politica e la percezione della realtà. L'accesso alla rete e la moltiplicazione delle fonti ci espone ancora di più alle fake news e alle manipolazioni”. Sul futuro del'Unione Europea, Applebaum ha detto di essere “ottimista, a lungo termine”. “Penso tuttavia – ha aggiunto la studiosa - che i politici europei abbiano una grande responsabilità: quella di trovare il modo di fare sentire la gente meno spaventata, più sicura nei propri Paesi”. Infine sul presidente Usa Donald Trump e sul leader della Lega Matteo Salvini, Applembaum ha detto “hanno molte cose in comune: usano le stesse tattiche, sono entrambi pro Russia e contro l'Europa, alimentano nella gente una certa sfiducia nelle istituzioni democratiche. Però penso che Salvini capisca la politica meglio di Trump, quindi, dovendo scegliere tra i due - ha concluso -, preferirei il leader della Lega”.
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Nonino