"Dal Salone del gusto arriva una spinta ulteriore al nostro settore agroalimentare affinchè continui il cammino virtuoso intrapreso nel segno della qualità, della biodiversità, della tracciabilità dei prodotti". Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi a Torino durante la giornata che ha dedicato al "Salone del gusto" di Slow food, e che è culminata nella partecipazione al convegno "La Toscana: eccellenze, innovazione, qualità".
"Una folla ininterrotta di persone visita i nostri stand, incontra i produttori, partecipa ai convegni - ha proseguito Remaschi - Si percepisce che c'è una gran voglia di Toscana e che c'è come l'attribuzione di una centralità alla nostra regione su queste tematiche. E' un ruolo che ci onora e che ci impegna sempre di più, anche in virtù di quel patto non scritto, ma pienamente vigente, con i cittadini-consumatori: un patto di trasparenza, di qualità, di biodiversità, di rispetto delle tradizioni e delle culture".
Il valore della biodiversità toscana è emerso anche nei numeri citati dall'assessore durante il convegno: 31 sono i prodotti Dop o Igp, 58 i vini a denominazione, oltre 20 i presidi slow food e oltre 500 i prodotti tradizionali censiti: numeri che evidenziano non solo come la Toscana rappresenti una delle regioni più certificate e con la massima varietà agrolimentare. In relazione alla parola legalità, al centro del convegno pomeridiano, al Castello del Valentino, cui ha partecipato, tra gli altri, anche Luca Sani, presidente Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, l'assessore ha tracciato un profilo delle azioni normative adottate dalla regione per la legalità, azioni volte a consentire, tra l'altro, la completa tracciabilità di un prodotto lungo tutta la sua filiera in particolare contro frodi e contraffazioni. E sempre sul questo tema l'assessore ha anche ricordato come esempio di buona pratica in Toscana, in via di realizzazione, l'azione che si realizzerà per l'azienda di Suvignano, circa 700 ettari sottratti alla mafia.
L’assessore Remaschi ha ringraziato Slow Food per avere portato Terra Madre Salone del Gusto fuori dagli spazi del Lingotto per diffondersi in città, una scelta – ha sottolineato l’assessore della Toscana – che ha evidenziato ancora di più “lo stretto legame con la gente e la sua capacità di essere momento di confronto, di scambio, di conoscenza sulle tematiche del cibo, che interessano e appassionano un numero crescente di persone”.
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