(di Filippo Cicciù)
Pier Paolo Pasolini e Maria
Callas appaiono seri e concentrati durante le riprese ma anche
molto divertiti e quasi ammaliati dal paesaggio della
Cappadocia, nella Turchia centrale, dove nel 1969 il registra
friulano decise di girare 'Medea' offrendo alla diva dell'Opera
la parte da protagonista. Gli scatti in bianco e nero sul set di
Mario Tursi, tra i fotografi di scena italiani più noti al
mondo, sono ora in mostra alla cineteca di Istanbul e
accompagnano una rassegna cinematografica sull'opera di Pasolini
che sta raccogliendo grande successo e durerà per quasi tutta
l'estate.
La retrospettiva è integrale e include anche le opere più
controverse del regista, come 'Salò' che al momento dell'uscita
in Italia nel 1976 fu sequestrato e distribuito nelle sale quasi
2 anni dopo in seguito a vicende giudiziarie. "La risposta è
stata entusiasta e calorosa con sale piene e un pubblico
soprattutto composto da giovani" ha detto all'ANSA Salvatore
Schirmo, direttore dell'Istituto italiano di Cultura di
Istanbul, che ha ideato la mostra, curata da Tiziana Appetito,
Flaminia Agnusdei Pensi e Rosa Valentina Raffaele dove si
possono ammirare le fotografie ottenute grazie all'archivio
Enrico Appetito.
"Oggi la Cappadocia è una destinazione davvero molto
conosciuta ma all'epoca era un luogo, e un paesaggio, fuori da
qualsiasi rotta turistica" afferma Schirmo sottolineando la
visionarietà di Pasolini che decise di ambientare il suo film
ispirato dalla tragedia di Euripide nell'altopiano turco, tra le
formazioni geologiche piramidali oggi note come 'camini delle
fate' e le chiese dei primi cristiani scavate all'interno della
roccia. "Antichità classica e riferimenti moderni coesistono in
tutta l'opera di Pasolini, ma è nei paesaggi senza tempo della
Cappadocia che hanno assunto una valenza simbolica
ineguagliabile" ha scritto l'ambasciatore d'Italia in Turchia
Giorgio Marrapodi nel catalogo della mostra, realizzata
nell'ambito delle celebrazioni dell'intellettuale italiano in
occasione del centenario della nascita.
L'iniziativa di Istanbul prenderà una nuova forma dopo
l'estate quando proprio in Cappadocia verrà allestita
un'edizione più ampia, progetto su cui Schirmo sta lavorando
assieme alla professoressa Maria Andaloro, direttrice della
missione archeologica italiana in Turchia. L'evento di settembre
indagherà "l'evoluzione del paesaggio della Cappadocia a partire
da quello che vide Pasolini più di 50 anni fa", ricorda Schirmo,
e oltre alle fotografie di scena durante le riprese di 'Medea',
includerà anche fotogrammi a colori dei film di Pasolini e
scatti di fotografi turchi e italiani che si potranno ammirare
nel luogo dove la pellicola è stata girata.
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