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Le Geografie di Casali e Fabbri in mostra a Cervia

Le Geografie di Casali e Fabbri in mostra a Cervia

Al Magazzino del Sale dal 24 giugno al 10 luglio

CERVIA, 21 giugno 2023, 11:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Apre il 24 giugno al Magazzino del Sale di Cervia (Ravenna) la mostra Geografie, personale a quattro mani di Alfredo Casali e Giovanni Fabbri, a cura di Susanna Gualazzini, promossa dal Comune di Cervia in collaborazione con la Galleria Biffi Arte di Piacenza. Due percorsi che condividono l'affetto per i valori del territorio e della sua storia, oltre al piacere per il canto delle proprie origini, traslitterato in un linguaggio pittorico in bilico fra esistenza e mistero, ma sempre e comunque intriso di poesia.
    L'esposizione è visitabile fino al 10 luglio.
    Di origine piacentina, Alfredo Casali dopo varie esperienze artistiche fra pittura, poesia visiva e studi filosofici, approda a un originale linguaggio fondato su elementi archetipici ricorrenti: procede per sottrazione, parla solo con il segno, sempre necessario, e con una palette calcinata, con campiture asciutte, scabre. Nasce una pittura che celebra il matrimonio di cose semplici in cui non esistono materie privilegiate, perché in qualche modo ogni cosa è illuminata.
    Tavole su cui potrebbe accadere senza sforzo una sacra conversazione e che forse sono, meglio, sacre conversazioni di oggetti: alberi, sedie, muri, spicchi di paesaggio sulla soglia.
    Spazi in cui la luce entra silenziosamente, traghettata da tracce di pigmento sottile eppure potente. E al medesimo sentire appartengono i paesaggi del cervese Giovanni Fabbri, visioni che nella loro nudità si aprono agl occhi come spazi di libertà: costruiti come contesti di tracce terrose: sono paesaggi sospesi fra cielo e terra, luoghi in cui trascrivere l'emotività spaccando i confini della descrizione naturalistica. Lo scoscendimento di un dirupo, l'ombra di un casolare, il solco della montagna, tutto volge a costruire uno spazio di relazioni (termine che non a caso ricorre fra i suoi titoli prediletti) esposto alle trasformazioni del sentire più intimo.
   

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