Utilizzare il Presepe Napoletano
per dare riconoscibilità ai 'Mellonari', ai 'Pettinari', ai
'Friggitori' e ai 'Carnacciari' che animavano alla fine del XIX
secolo il Rione Regola a Roma ma anche per raccontare San
Filippo Neri che fa la lavanda dei piedi ai pellegrini e poi
briganti, ballerini, preti, monaci, popolani: è questo lo
spirito che ha caratterizzato nella Capitale l'allestimento
nella Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini del presepe
visitabile fino a domani, 7 febbraio (ma già è programmata la
prossima edizione) commissionato dal parroco francese don Brice.
Il Presepe Napoletano non è il racconto storico di ciò che
avvenne a Betlemme, ma una rappresentazione meta-storica della
nascita di Gesù, spiegano i fratelli Scuotto della bottega
napoletana 'La Scarabattola' che hanno realizzato l'opera; esso
appartiene, quindi, a una categoria espressiva e rappresentativa
da 'impaginare' nei luoghi dove viene realizzato. E' accaduto
con il "Presepe Favoloso" del Rione Sanità, a Napoli, ed è
accaduto a Roma nel Rione Regola che costeggia il Tevere. Un
presepe 'Napoletano' che racconta, dunque, il Rione Regola:
"Poco prima di Natale - spiega Lello Scuotto - abbiamo allestito
un nuovo presepe, benedetto dal cardinale Leo Burke il 6 gennaio
scorso, con tanti 'nuovi' racconti. In un Rione che ha una
storia spesso dimenticata e che parla di mestieri e tradizioni
scomparsi. A girare per vicoli tra il Pantheon e Trastevere ci
si ritrova in strade che ci riportano la memoria a quelle
attività e che il nuovo progetto esibisce, un progetto pensato
per essere in esposizione nei periodi natalizi con integrazioni
e nuovi racconti". E' arricchito di pastori ispirati da
acqueforti custodite dalla Chiesa e che rappresentano le figure
della Roma dell'Ottocento. La scenografia è di Biagio Roscigno
con riproduzioni di architetture e scorci tipici con fontane,
edicole votive, archi. E su un arco c'è una epigrafe latina con
lo stemma del Rione Regola. La scena è lunga circa 3,5 metri e
profonda più di un metro. Fonte d'ispirazione per la scenografia
sono le opere pittoriche della Roma di Ettore Roesler Franz del
XIX secolo.
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