(di Daniela Giammusso)
Il Pugilatore in riposo e la Vittoria
Alata di Brescia. Due straordinari bronzi di età ellenistica e
romana, capolavori di bellezza e significati, dalle storie
personali che curiosamente si riflettono, tra anni di oblio e
ritrovamenti misteriosi. Le due opere si incontreranno per la
prima volta come Il Pugile e la Vittoria, nell'evocativa
installazione artistica site specific dell'architetto spagnolo
Juan Navarro Baldwin, aperta al pubblico dal 12 luglio nell'aula
del Capitotolium al Parco archeologico di Brescia Romana. Un
progetto, che ha messo insieme il Museo Nazionale Romano e la
Fondazione Brescia Musei, punta di diamante di Brescia Capitale
italiana della Cultura per la stagione estiva 2023 e nato anche
per festeggiare i 200 anni dall'inizio degli scavi archeologici
bresciani.
"Un incontro tra due realtà di beni culturali - commenta il
direttore del Museo Nazionale Romano, Stéphane Verger - ma anche
un dialogo tra due opere straordinarie, sulle quali sono stati
tanti i dibattiti scientifici".
"Davvero poche cose in Italia sono così entusiasmanti da vedere
- aggiunge Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia
Musei - Per noi l'arrivo del Pugile è un gesto dalla valenza
eccezionale. Negli ultimi quarant'anni Brescia ha investito in
modo determinato nella restituzione e fruizione del suo
patrimonio straordinario, che ha nel Parco archeologico il suo
fulcro. Oggi però vive una discrasia tra il patrimonio che
conserva e l'idea che non è considerata una grande città d'arte
quale è".
"Brescia e Bergamo sono le prime capitali italiane che si sono
manifestate come tali - commenta il sottosegretario Vittorio
Sgarbi - Nessuna area geografica d'Italia ha inteso la Capitale
italiana della cultura con la stessa energia, vitalità e
progetti importanti".
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