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Il Molise alla riscossa sul mercato del turismo

Presidente Regione Toma, sani e puliti, qui si vedono le stelle

Redazione ANSA Termoli

TERMOLI - "Vogliamo andare controtendenza, vogliamo proporre all'Italia e all'Europa una Regione che si coniuga con l'aria, la terra e l'acqua. Non tutti lo sanno, ma in Molise in quasi tutti i nostri paesi, la notte se alzi lo sguardo verso il cielo si vedono le stelle, perché una regione sana e pulita. Siamo pieni di perle non scoperte da troppa gente". Il presidente della Regione Molise Donato Toma ha aperto così Stati Generali del Turismo organizzati dall'assessore al Turismo Vincenzo Cotugno a Termoli, ai quali hanno aderito centinaia di operatori.

La kermesse - moderata dal caporedattore della Cultura dell'ANSA, Elisabetta Stefanelli - ha raccolto tutte le anime del turismo e della cultura regionale per costruire la strategia futura, come proporre la regione su mercato turistico internazionale. "Dal dibattito pubblico deve venire fuori il piano strategico per un progetto comune - ha detto Toma - che deve avere un taglio ambientalistico, che dovrà per forza fare i conti con le infrastrutture che mancano, specie nella viabilità".

"La parola magica è rete - ha proseguito Toma - Un programma che, sebbene insediati da breve tempo, siamo riusciti a fare in poco tempo. Ora siamo in una fase più avanzata. L'idea è l'elaborazione di un piano strategico su turismo e cultura. Che il Molise sia uno scrigno di bellezze architettoniche e naturalistiche è luogo comune. Manca però la capacità di fare sistema. L'altra parola magica è 'fare sistema', obiettivo che ci proponiamo di raggiungere con il progetto di cultura e turismo in modo da dare al settore una visione unitaria. Mi piace riportare una visione olistica, completa a tutto campo di quella che è la nostra terra. Vogliamo creare quella curiosità che fa di noi uomini esploratori. Proporre efficaci azioni di marketing: rete, sistema, marketing. Suggerire sistemi operativi per aumentare l'attrattività. Un lavoro progettuale è corale, altra parola magica che sarà funzionale alla creazione di un piano strategico che poi farà il suo percorso in consiglio regionale. Ci aspetta un grande lavoro, ma sono sicuro che tutti insieme, altra parola magica, riusciremo a raggiungere un risultato ottimale".

La prospettiva è fine aprile, quando arriveranno "il piano strategico e poi il testo unico per il turismo". Per la Regione l'idea "è quella del turismo che deve venir fuori da operatori del settore. Se non operiamo in tandem turismo-infrastrutture non arriviamo alla finalità - ha detto Toma - il dissesto idrogeologico, per esempio, può essere una opportunità se riusciamo a cambiare mentalità. Civitacampomarano (Campobasso) può diventare un gioiello, se riusciamo ad avere una viabilità accessibile. Oppure: il Molise è una regione sismica: ma la sismicità può diventare un valore se si costruisce bene. Il turismo è impresa, non si improvvisa", ha chiarito.

"Il Molise è una terra ancora incontaminata e forse ancora ingiustamente poco conosciuta che racchiude in sé numerose tipologie di turismo e non ha nulla da invidiare alle altre regioni", ha sottolineato nel suo messaggio il ministro del Turismo, Gianmarco Centinaio. "Dalla montagna al mare dai sapori e enogastronomia tipica con vini Doc e formaggi eccellenti, alle tradizioni passando per aree di forte interesse storico e artistico, il Molise - ha detto Centinaio - possiede innumerevoli risorse da valorizzare. Il turista moderno, specialmente quello che si discosta dai flussi di massa, non cerca solo luoghi di interesse naturalistico o storico ma anche nicchie di contenuto ovvero tutte quelle professionalità culturali e sociali che possono fare la differenza in un soggiorno. Occorrerà lavorare per attirare questi turisti, comprendere quale sia il metodo di promozione migliore per costruire un'offerta turistica adeguata. Tra le linee d'azione del Mipaf - ha aggiunto il ministro - fondamentale risulta il dialogo con le regioni alla ricerca delle sinergie che valorizzino i nostri territori e tutte le eccellenze che fanno grande il made in Italy".

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