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Museo Accorsi-Ometto, a Torino gli obelischi di Ivan Theimer

Museo Accorsi-Ometto, a Torino gli obelischi di Ivan Theimer

'Selva Simbolica' dello scultore ceco amato da Mitterand

TORINO, 09 giugno 2021, 16:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Fondazione Accorsi-Ometto ritorna al contemporaneo con una mostra dedicata all'artista franco-ceco Ivan Theimer: obelischi, stele, tartarughe e bambini, tipici della sua produzione scultorea, contribuiscono a dare corpo e senso al titolo della rassegna, Selva simbolica, curata da Marco Meneguzzo.
    Amato da Mitterand e da Chirac, Theimer ha ottenuto commissioni importanti, come i tre obelischi per lïEliseo o il Monumento ai Diritti umani in Champ de Mars, mentre in Italia è poco conosciuto. "Era lo stesso Mitterand a firmare gli assegni di pagamento, ho conservato la fotocopia. Prima di darmi la commissione, aveva fatto portare obelischi nel suo ufficio per essere convinto che fosse una buona idea. Mitterand era un letterato, era affascinato dalla cultura egizia. Oggi da parte della politica c'è molto meno interesse", spiega l'artista.
    Nel cortile del Museo Accorsi-Ometto una serie di obelischi fa da cornice a un gruppo di bambini che gioca. Su di essi trionfa la scultura di Arione, un unicum nella produzione dell'artista. La galleria del Museo, invece, è dedicata ad alcuni quadri della prima produzione dell'artista, i cosiddetti "trous", buchi, e a una serie di disegni su carta. Dopo la Sala Tartaruga dedicata a Ercole e al suo mito, il Salone cinese vede la rappresentazione scenografica della "selva simbolica" con le opere svettanti sin quasi a toccare il soffitto, creando una sorta di foresta di obelischi. Un gatto che sormonta un'erma trova il suo corrispondente "reale" in un gatto di terracotta.
    La sala attigua è occupata da opere bidimensionali dell'artista come i d'après di grandi pittori del passato e dal bozzetto del monumento per il bicentenario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, eretto in Champ de Mars a Parigi, nel 1989. Il percorso espositivo si conclude con dei pilastri/lampade e gli acquerelli di viaggio dedicati ai luoghi visitati dall'artista nella sua vita.
   

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