Sardegna paradiso per chi ama
vivere la nudità a stretto contatto con la natura, tra vento,
sabbia e acqua di mare. Sono tre al momento le spiagge
autorizzate: Torre Bianca a Porto Ferro (Sassari), Piscinas sud
ad Arbus, sulla Costa verde (sud Sardegna) e Is Arenas-Is Benas
nel comune di San Vero Milis (Oristano). L'Isola si pone al
secondo posto nella classifica nazionale dei litorali naturisti
guidata dalla Toscana con sei spiagge. Ma cresce l'interesse da
parte di decine di comuni, da Santa Teresa a Teulada, da Bari
Sardo a Sant'Anna Arresi. E con Muravera quasi in dirittura
d'arrivo con un tratto di litorale di Feraxi. La Sardegna dunque
sempre più meta privilegiata di questa nuova forma di turismo
sostenibile, integrato nel territorio e nella cultura locale che
interessa in tutta Europa 20 milioni di persone, e numerosi
anche oltre oceano.
Per intercettare queste fasce e creare un rapporto con le
comunità si punta ora a realizzare entro il 2022, con un
protocollo d'intesa, il Distretto del Turismo Naturista e la
Rete sarda. "Un progetto operativo - spiegano Sergio Cossu e
Giuseppe Ligios di Sardegna Naturista Anita - con il
coinvolgimento di istituzioni, associazioni, operatori economici
da presentare alla Regione nell'ambito del Programma Interreg
Marittimo-Maritime per la programmazione 2020-2027". Sardegna
come destinazione di un turismo internazionale, meta sempre più
ambita per chi ama stare all'aria aperta tra spiagge, calette,
luoghi spettacolari come le dune di Piscinas, sentieri
panoramici per il trekking, specchi d'acqua per giri in barca a
vela, canoa, kayak senza "tessuti indosso".
"Le spiagge naturiste sono libere e aperte a tutti: niente
recinti ma luoghi inclusivi nel rispetto delle diverse
sensibilità e dell' ambiente, di se stessi e il prossimo",
sottolinea Giampietro Tentori, presidente nazionale di Anita.
"Un turismo - aggiunge Ligios - che sposa cultura e natura con
iniziative ed eventi, come il primo Festival sardo naturista tra
teatro, danza e musica in programma per la penultima settimana
di settembre in uno scenario particolarmente suggestivo come
Ingurtosu, ad Arbus".
Nel frattempo, alla luce delle tante richieste di trekking in
bassa stagione, Anita sta lavorando alla realizzazione del primo
sentiero naturista d'Italia. Per la localizzazione si pensa a
Stintino, Nurra, Arbus, Santa Teresa di Gallura. I sindaci
guardano con sempre maggiore interesse a questa formula di
turismo lento, destagionalizzato e meno impattante
sull'ambiente, consapevoli del fatto che possa creare
opportunità di sviluppo per il territorio. "Il ritorno economico
è importante - sottolinea il sindaco di San Vero Milis Luigi
Tedeschi - ancor di più lo è la cultura del rispetto, un valore
che trascende le appartenenze politiche".
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