(di Maria Grazia Marilotti)
Sfilate di figure ancestrali
della mitologia sarda. Ancora carri allegorici, spettacolari
giostre equestri, colori, divertimento, un pizzico di
irriverenza, trasgressione. In Sardegna c'è una esplosione di
eventi legati al Carnevale, con i suoi diversi volti. Tre i
momenti clou, giovedì grasso, 16 febbraio, domenica 19 e il
culmine il 21, martedì grasso. Una festa senza restrizioni anti
Covid. In Barbagia si rinnovano antichi riti propiziatori, che
affondano le radici nella realtà agropastorale tra suoni di
campanacci, vesti di pelli, maschere con fattezze umane e
animali. Rivivono a Mamoiada, Ottana, Orotelli, ma anche a
Fonni, Orani, Ovodda e a Samugheo, nell'Oristanese, per citarne
alcuni e con origini diverse da un paese all'altro. A
Mamoiada escono i celebri Mamuthones e Issohadores, con il loro
incedere cadenzato e saltellante al suono dei campanacci. Fanno
sosta davanti alla casa di Bastiano Canu, storico issohadore
recentemente scomparso, a cui è dedicato il Carnevale 2023.
Scenografico e di antica tradizione anche il carnevale di Ottana
con la maschera taurina dei Boes e quella umana dei Merdules,
oltre alla figura femminile de sa Filonzana. A Orotelli si resta
ammaliati da sos Thurpos, il cappuccio calato sugli occhi e i
volti anneriti dalla fuliggine, come a Fonni, dove si aggirano
Urthus e Buttudos. Di forte impatto anche il carnevale di Orani
con su Bundu, figura metà umana e metà bovina. Si festeggia il
mercoledì delle Ceneri, a Ovodda, con Don Conte. Dalla Barbagia
all'Oristanese, a Samugheo, con Mamutzones e s'Urtzu e le loro
processioni danzanti. "Tradizioni di antica memoria,
conservano una ritualità che interroga sul mistero della vita,
sulla condizione umana, sul rapporto con la divinità - spiega
all'ANSA l'antropologo Bachisio Bandinu - Vengono dal tempo
ancestrale come un sogno etnologico". Dal fascino di queste
figure primordiali austere ai colori vivaci dei costumi
medievali dei cavalieri della Sartiglia di Oristano. Nella città
di Eleonora d'Arborea si rinnova la tradizione della corsa
equestre, con le vestizioni dei componidoris, la corsa alla
stella e le pariglie. A Santu Lussurgiu è invece attesa Sa
Carrela 'e Nanti, l'antica corsa di cavalli tra le vie del
paese. Vivace, coloratissimo, scherzoso e scanzonato: ecco il
carnevale di Tempio Pausania, in Gallura, con sfilate di gruppi
e carri allegorici e il processo a Re Giorgio, gigantesca
maschera di cartapesta, la condanna al rogo e lo spettacolo
pirotecnico. A Cagliari per quattro sabati consecutivi, dal 28
gennaio, la Ratantira riecheggia tra le vie cittadine. Tornando
in provincia di Oristano, a Bosa, tra ironia, fantasia e un
pizzico di trasgressione, va in scena un'avvincente pantomima,
con protagonisti S'Attitidu e Giolzi, che rimanda alla vita che
rinasce.
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