SANT'ANTIOCO - Parte una nuova campagna di scavi nell'area del Cronicario, nel cuore del tessuto urbano di Sant'Antioco, nel Sulcis. Si andrà avanti dal 5 giugno al 2 luglio. "Si indagherà sul più antico insediamento fenicio in un area che le indagini archeologiche confermano abitate fin dal IV millennio a.C. e nelle successive fasi dell'età nuragica e dell'età fenicia, quando l'insediaamento di Sulky assunse una dimensione pienamente urbana", spiega Michele Guirguis, professore di archeologia fenicia e punica presso l'ateneo di Sassari che guida i lavori coordinati sul campo da Ernesto Insinna.
Le attività di scavo saranno accompagnate dalle conferenze serali della XV Summer School di archeologia fenicio-punica con esperti come Lorenzo Nigro dell'Università La Sapienza e Alessandro Campus di Tor Vergata, entrambe a Roma. I temi spazieranno dal melting pot mediterraneo del I millennio a.C.
con i centri di Cartagine e Mozia all'affermarsi della scrittura fenicia e punica fino alle soglie dell'epoca romana. Focus anche sul Monte Sirai, sull'età nuragica nel Sulcis e sulle fasi di contatto con i Fenici nel più vasto ambito del Mediterraneo occidentale.
"Un'occasione - sottolinea Guirgius - per rendere partecipe la cittadinanza e gli interessati sui progressi della ricerca archeologica, che con sempre maggiore evidenza dipinge un Mediterraneo trafficato da culture nel quale la Sardegna giocò un ruolo di primo piano". Organizzate in collaborazione con il Parco storico e archeologico di Sant'Antioco, le conferenze della Summer School si terranno nel Museo archeologico Ferruccio Barreca a partire dalle 19 tutti i giovedì con ingresso gratuito.
"Una sinergia imprescindibile per un'azione incisiva del Parco storico-archeologico, del Museo Barreca e dell'Università", commenta Sara Muscuso, direttrice del Parco.
Per il sindaco Ignazio Locci, "la Summer School di archeologia è un'attività immancabile che ormai da anni contraddistingue l'impegno del nostro Comune nei confronti della cultura e della ricerca. È il frutto del seme piantato anni fa dal professor Piero Bartoloni, un grandissimo impegno portato avanti proprio dai suoi allievi".
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