Il racconto attraverso immagini
e documenti dell'operazione Husky a Regalbuto, Catenanuova e
Centuripe avvenuta a luglio-agosto 1943 è il tema della mostra
' La guerra in casa' che sarà inaugurata il 25 agosto nello
spazio espositivo Antiquarium di Centuripe nell'Ennese.
L'esposizione resterà aperta al pubblico fino all'8 gennaio
2024. La rassegna curata da Angelo Plumari con la collaborazione
di Paolo Valvo, è stata resa possibile grazie al contributo
dell'Assessorato Turismo, Sport, Spettacolo della Regione
Siciliana, alla sponsorizzazione di Aircomm e a un protocollo di
intesa stipulato tra i Comuni di Centuripe, Catenanuova,
Regalbuto, l'Università Cattolica del Sacro Cuore e la
Fondazione De Gasperi e un accordo di collaborazione tra il
Comune di Centuripe e Il Parco Archeologico e paesaggistico di
Catania e della Valle dell'Aci. Esposti documenti di quel tempo,
carte geografiche, testimonianze, video, foto, reperti e cimeli
storici gli eventi accaduti nel territorio nord della provincia
di Enna, che sono stati determinanti per la conquista della
Sicilia da parte degli alleati durante la Seconda Guerra
mondiale.
"L'ottantesimo anniversario dello sbarco angloamericano in
Sicilia e della successiva occupazione militare dell'isola che
ha conosciuto nei comuni di Centuripe, Catenanuova, Regalbuto,
Agira e Troina alcune delle sue pagine più cruente e
strategicamente decisive, rappresenta un'occasione privilegiata
per promuovere presso un pubblico ampio la conoscenza
dell'entroterra ennese e della sua storia, anche in un'ottica di
slow tourism, e allo stesso tempo per riflettere sulle
conseguenze del conflitto per la popolazione civile, nell'ottica
di favorire la costruzione di percorsi di pace e di una cultura
dell'incontro e del dialogo tra i popoli", affermano gli
organizzatori.
Per Plumari "la Campagna di Sicilia appare come un passaggio
fugace rispetto agli atroci avvenimenti che hanno caratterizzato
la Seconda Guerra mondiale. Solo 38 giorni di battaglie, che
hanno tuttavia rappresentato per chi li ha vissuti un trauma
indelebile, trasmesso in vari modi a noi generazioni
successive".
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