Un incarico di ricerca sulle
testimonianze della presenza ebraica in Abruzzo, per completare
gli studi che la Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia ha
avviato dal 1986, anno della sua nascita, ponendosi come
obiettivo il recupero, il restauro e la valorizzazione di un
patrimonio diffuso in tutto il Paese. E' quello assegnato dalla
Fondazione a una studiosa dell'Università dell'Aquila, allieva
del professor Amedeo Feniello, docente di Storia medioevale, per
colmare una lacuna e completare la mappa delle tracce della
cultura ebraica nella penisola dove la comunità è presente da
oltre 2200 anni.
"Una comunità integrata, ma non assimilata - spiega il
presidente della Fondazione, Dario Disegni - con specifiche
caratteristiche, identità culturale e religiosa. Obiettivo della
Fondazione, voluta dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
(Ucei), è diffondere la conoscenza di questa presenza, anche nel
quadro di un turismo culturale qualificato.
In vista di un futuro recupero del borgo di Civitaretenga,
frazione di Navelli, dove la presenza ebraica è documentata in
particolare nel XIV e nel XV secolo, abbiamo avviato una
collaborazione con l'Università dell'Aquila per lavorare
sull'Abruzzo, la regione meno indagata da questo punto di vista.
Paola Iezzone, la studiosa cui è stata assegnata la borsa di
ricerca, lavora già su archivi delle diocesi e documentazioni
notarili".
A Navelli il presidente Disegni avrebbe dovuto partecipare
oggi al convegno 'Civitaretenga: tra memoria e futuro',
organizzato dall'associazione Cantiere Cultura e dal Comune di
Navelli, purtroppo rinviato nel rispetto dell'ultimo Dpcm legato
all'emergenza Covid. "Faremo senz'altro un passo avanti con i
primi esiti della borsa di ricerca" aggiunge. Quanto per il
momento si conosce sulla presenza di ebrei in Abruzzo è
senz'altro legato anche al lavoro dei lanaioli, ricorda Disegni:
si hanno testimonianze della loro presenza a L'Aquila, Chieti,
Lanciano, Sulmona. "Stiamo approfondendo anche gli studi sulla
presenza di copisti e quindi sui beni archivistici e librari
ebraici, nell'ambito di un progetto supportato dalla National
Library of Israel finanziato dalla Rothschild Foundation".
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