Una 'Carta delle Grotte' che
disciplini la fruizione turistica sostenibile di 37 siti ipogei
della rete nata grazie ad 'Adriaticaves', progetto
Interreg-Adrion 2014-2020: se ne parla oggi nella Conferenza
internazionale conclusiva del progetto che vede la
partecipazione di 7 partner di Albania, Bosnia e Erzegovina,
Croazia, Italia, Montenegro e Serbia, dell'Università di
Bologna, del Joint Secretariat del Programma Interreg Adrion e
di esperti in materia di turismo sostenibile. Organizza l'evento
online, in questo che è l'Anno Internazionale delle Grotte e del
Carsismo, il Parco Nazionale della Maiella, leader del progetto.
Obiettivo di 'Adriaticaves' è promuovere il patrimonio
ecosistemico, culturale e archeologico dei principali siti
ipogei dell'area Adrion, in un'ottica di sviluppo sostenibile
del turismo, anche con la formazione di nuove figure
professionali per migliorare le condizioni socio-economiche
delle zone montane, condividendo tra partner le "buone pratiche"
di gestione delle aree carsiche.
'Adriaticaves' prevede un Piano d'Azione Internazionale,
redatto in conformità alla Direttiva 92/43/CEE, per assicurare
la conservazione dell'habitat 8310 "Grotte non aperte al
pubblico" e garantire che le attività turistiche e
speleoturistiche siano conformi alla legislazione europea.
Oltre al Parco della Maiella (Italia), che nell'ultimo
triennio ha allestito un corso di formazione per aspiranti
Speleoguide di Adriaticaves, i partner del progetto sono:
Consiglio regionale di Scutari (Albania), Ente Cantonale per le
Aree Naturali Protette (Bosnia e Erzegovina), Ente Parco
Naturale del Velebit (Croazia), Ente di Gestione per i Parchi e
la Biodiversità - Romagna (Italia), TC Grotta di Lipa ldt
(Montenegro), Città di Čačak (Serbia). Tra le altre attività
condotte nel Parco della Maiella il monitoraggio sui principali
parametri chimico-fisici (temperatura, umidità e anidride
carbonica) nelle grotte di progetto; ancora in corso analisi
microbiologiche sul Latte di Monte della Grotta Nera di
Pennapiedimonte, per comprendere come queste rarissime
concrezioni biogeniche siano mediate dall'attività batterica e
quali siano le potenziali minacce.
L'attività di rilievo tridimensionale della Grotta Nera di
Pennapiedimonte, della Grotta delle Praje di Lettomanoppello e
della Grotta Scura di Bolognano hanno permesso l'analisi
strutturale di dettaglio di questi ipogei (volumi, sviluppo,
orientamento) e permetterà la pubblicazione di 'virtual tour'. È
stata realizzata una sezione museale a Lama dei Peligni sulla
riproduzione dell'ambiente ipogeo della Grotta Nera.
Il percorso di conservazione e promozione dell'ambiente delle
grotte risulterà strategico per le attività tecnico-scientifiche
del Parco e per la creazione di nuovi scenari di sviluppo
compatibile nel territorio della Maiella. L'attività dovrà
essere implementata e coordinata con altri progetti e iniziative
quali il "Maiella Rock Art Project", per lo studio dell'arte
rupestre nel Parco, e con la candidatura a Geoparco Unesco in
quanto le grotte e i relativi speleotemi "coincidono spesso con
quei geositi" che di fatto hanno contribuito a raggiungere
questo importante risultato.
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