Una decina di opere che raccontano il
percorso emotivo, immaginifico e artistico che lega il genere
umano alla terra: richiamando le famose mappe di Boetti o i toni
scuri e materici della Capri di Diefenbach e, prima di tutto, la
galassia immaginata nel 3600 a.C. nell'era del bronzo con il
Disco di Nebra. E' la personale "Pianeta Terra" di Carla
Chiusano, a cura di Ermanno Tedeschi e promossa da Banca
Generali Private, che inaugura sabato 16 luglio a Capri, presso
la galleria di arte contemporanea Liquid Art System di Franco
Senesi.
Le dieci opere dipinte a olio che vanno a comporre "Pianeta
Terra", esposte inizialmente nella sede di Capri e poi nelle
gallerie Liquid Art System di Anacapri, Positano e Ravello,
riprendono il tema animale evidenziandone la centralità nella
produzione artistica di Carla Chiusano. Se nel progetto
Celebrating Diversity tigri, leoni, cavalli e lupi si vestivano
di un mondo fatto di bandiere che si intersecavano o ricoprivano
completamente l'immagine, il palcoscenico di Pianeta Terra
condensa nella sola figura leonesca un mondo che torna ai suoi
elementi essenziali, omaggiando al contempo la geografia
dell'arte moderna e contemporanea. Forti richiami anche alla
cartografia storica nella ripresa di alcuni esemplari di mappe
dei venti e planisferi medievali.
"Il pianeta terra, secondo le attuali conoscenze scientifiche, è
l'unico pianeta multicolour e noi ne siamo figli e padroni. Con
questo progetto cerco di ripercorrere il modo in cui l'uomo lo
ha visto, rappresentato e immaginato. Dalle prime mappe, frutto
di studi basati su calcoli primordiali e arricchite con segni e
disegni per renderle più comprensibili ed esteticamente
piacevoli si è giunti, oggi, alle mappe estremamente precise,
tracciate dai satelliti'', racconta Carla Chiusano
La mostra "Pianeta Terra" è corredata di un catalogo, con testi
di Ermanno Tedeschi, Franco Senesi e Carla Chiusano.
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