BOLOGNA - Riparte l'attività di 'In Loco. Il museo diffuso dell'abbandono", progetto dell'Associazione Spazi Indecisi di Forlì - sede del centro visite - e primo museo in Italia che racconta 70 immobili in disuso sul territorio romagnolo tra fabbriche, conventi, colonie, chiese e ville combinando memoria e tecnologia.
Quello di 'In Loco' - scelto tra le iniziative più meritevoli dalla 'Fondazione Italia Patria della Bellezza' e già segnalato dalla guida 'Lonely Planet' - è un progetto di valorizzazione pensato per essere replicato in altri contesti culturali e geografici del Paese, che conta un patrimonio di centinaia di migliaia di edifici dimenticati, fra cui 50.000 palazzi storici, 20.000 edifici ecclesiastici e 5.000 borghi.
Il punto di partenza per intraprendere il viaggio è il centro visite di Forlì, dove è possibile ascoltare i primi approfondimenti storici, vedere un plastico del museo e assistere alla presentazione degli itinerari. La collezione, composta da 68 tra ville, conventi, colonie marine, edifici industriali, parchi di divertimento e chiese è una selezione della ricerca e della mappatura fatta da Spazi Indecisi che ha portato all'individuazione di 250 luoghi abbandonati. Per visitare Il Museo diffuso dell'abbandono ci sono sette itinerari di viaggio rivolti a tutti coloro che vogliono conoscere la storia del territorio che va da Imola a Cattolica, una guida turistica in continua evoluzione che rende disponibili contenuti multimediali creati ad hoc, fruibili unicamente in loco tramite una App che accompagna i visitatori alla scoperta del museo diffuso.
Scaricabile gratuitamente, l'applicazione contiene le mappe Gps degli itinerari, le schede degli spazi, i racconti dei protagonisti del passato e tutte le informazioni utili ai visitatori una volta arrivati nelle vicinanze dei luoghi.
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