Mostre prodotte dal Museo o
costruite in collaborazione con importanti istituzioni
internazionali; il ritorno di Argilla Italia, mostra mercato
dell'artigianato artistico internazionale, dal 2 al 4 settembre;
il riallestimento della sezione dedicata all'arte greco, romana,
etrusca. Sono tra i programmi per il prossimo anno del Museo
delle ceramiche di Faenza (Mic), che chiude il 2021 con la messa
on line del nuovo sito web, che si presenta con nuova
interfaccia grafica, sempre collegata ai social, uno shop on
line e una grande attenzione all'esposizione digitale delle
collezioni tramite foto, video e tour virtuali.
Il nuovo anno si apre con il proseguimento fino al 30 aprile
della mostra 'Gioia di Ber', oltre 200 ceramiche per raccontare
come sono cambiati gli usi e costumi del convivio dall'antichità
classica al design, cui sono collegate conferenze, visite
guidate, laboratori per le famiglie e attività didattiche per le
scuole. Da fine maggio a settembre si prosegue con un'antologica
dedicata a Nino Caruso, realizzata in collaborazione con il
Momak di Kyoto: più di un centinaio di pezzi, a documentare la
sua poliedrica attività tra scultura, produzione industriale e
allestimenti monumentali. Da fine ottobre a maggio 2023 il Mic
proporrà poi una mostra su Galileo Chini, protagonista
dell'epoca liberty che seppe adattare la sua poetica alle mode
dell'epoca, attento alla decorazione: in mostra un centinaio di
pezzi delle varie fasi di attività dell'artista, dagli eleganti
manufatti dell'Arte della Ceramica di Firenze (1896-1902) alle
ceramiche più sperimentali della Manifattura di Borgo San
Lorenzo. Infine a novembre, per celebrare la Giornata del
contemporaneo indetta da Amaci, il Mic presenterà 'Fragments',
una mostra di Salvatore Arancio che intende investigare sul
restauro e la conservazione della ceramica.
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