Torna a Ravenna il Concerto di
Pasqua con la Messa di Mozart per l'Ucraina, in programma al
teatro Alighieri il 13 aprile (ore 21) nell'ambito della
rassegna 'Capire la Musica', organizzata da Emilia Romagna
Concerti in collaborazione con il Comune. Dopo due anni di
rinvii a causa del Covid, è prevista l'esecuzione della Messa
dell'Incoronazione di Mozart diretta dal maestro Paolo Olmi con
il Coro Novo Canto di Innsbruck, la Young Musicians European
Orchestra e i solisti Valentina Varriale, Daniela Pini, Manuel
Amati e Antonio di Matteo.
Composta da Mozart a 23 anni, la Messa in Do maggiore K 317 è
una pagina festosa e brillante, increspata però da alcune parti
di un pathos più operistico che sacro che hanno sempre
affascinato il pubblico. Nella prima parte del Concerto il
giovane solista Yury Revich eseguirà il Concerto in La maggiore
K 219 di Mozart e la Meditation dall'Opera "Thais" di Massenet.
Si tratta di un progetto internazionale reso possibile dalla
collaborazione con la città di Innsbruck, il Comune di Forlì, il
Teatro Municipale di Piacenza e il Cidim-Comitato Italiano
Nazionale Musica. Prima della serata di Ravenna, i concerti
verranno eseguiti l'11 aprile a Forlì e il 12 aprile nel Duomo
di Piacenza, mentre le prove si terranno all'Auditorium San
Romualdo di Ravenna.
"Il progetto di celebrare la Pasqua con la Messa di Mozart -
spiega Olmi - ha subito un cambiamento importante a seguito
della guerra in Ucraina. Molti dei nostri giovanissimi musicisti
vengono da quella nazione e da settimane li seguiamo a distanza
con molta preoccupazione. Abbiamo cercato in ogni modo di farli
arrivare in Italia, ma gli uomini sotto i 60 anni non possono
espatriare e quindi diversi di loro da oltre 40 giorni sono
sotto i bombardamenti. Solo pochi di loro potranno essere con
noi a Pasqua. È stato naturale, quindi, per la nostra Orchestra
dedicare la serata del 13 aprile alla nazione Ucraina, ai suoi
morti e alle sue sofferenze, ai tanti musicisti che da quella
nazione testimoniano la loro volontà di resistere e di essere
liberi".
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