Giovanni Paolo Panini, uno dei
più grandi artisti del Settecento, è al centro di una mostra a
Piacenza dedicata alla sua formazione, dal 20 dicembre al 19
marzo alla Galleria Biffi Arte, nelle sale espositive di Palazzo
Marazzani Visconti. Curata da Marco Horak e Fabio Obertelli, la
rassegna - con il patrocinio del Comune - si concentra sugli
anni della formazione dell'artista piacentino ed è centrata su
Piacenza, dove l'artista cominciò a strutturare la sua cultura
intellettuale: il rapporto tra artista e città vive in una
selezione di opere dell'artista, del suo ambiente e di artisti
che operarono in quegli anni. Le opere provengono da collezioni
pubbliche e private: di Panini è esposto un gruppo di dipinti a
olio che rievoca la maestria nell'orchestrare gli spazi, con
scenografie di rovine romane, popolate dalle sue tipiche
figurette, di fondamentale importanza per l'estetica del
Settecento e dell'inizio del secolo successivo.
Accanto ai dipinti sono esposte incisioni, tra cui quelle di
Ferdinando Galli Bibiena, Francesco Panini, figlio di Giovanni
Paolo, oltre che di Claude-Henri Watelet e Robert Daudet (le cui
opere sono esposte al Louvre e al British Museum), che avendo
ripreso nelle loro incisioni diversi dipinti di Panini
testimoniano l'importanza e la fama internazionale di cui godeva
il pittore piacentino già al suo tempo. In mostra anche un
ritratto eseguito da Charles Natoire attorno al 1750, esposto
per la prima volta, capace di restituire un'immagine di Panini
nel pieno della sua maturità. Il periodo in cui si svolge
l'evento coincide con ulteriori anniversari legati ai
protagonisti della mostra: per Giovanni Paolo Panini ricorreva
nel 2021 il 330/o anniversario della nascita, nel 2023 ricorre
il 280/o anniversario della morte di Ferdinando Galli Bibiena,
che con le sue architetture dipinte ispirò il giovane Panini
durante la sua prima formazione a Piacenza. Sempre nel 2023
ricorre il 400/o anniversario della nascita di Giovanni
Ghisolfi, pittore milanese di nascita ma in parte piacentino di
origine, di cui si conservano due grandi dipinti che occupano
altrettante pareti nel salone (oggi "Sala Panini") di Palazzo
Galli a Piacenza.
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