Le bambole scacciapensieri
semiviventi; lo speciale apparato che permette di esplorare il
mondo come una formica; la macchina avatar, per avere una
visione extracorporea di se stessi. E poi il primo cyborg
vivente al mondo, l'impossibile storia d'amore tra due bracci
meccanici, e le montagne russe eutanasiche, per togliere la vita
a un essere umano con euforia ed eleganza. Sono solo alcune
delle sorprendenti opere, a metà tra arte e scienza, esposte
nella grande mostra "Human+. Il futuro della nostra specie" a
Roma fino al 1 luglio presso il Palazzo delle Esposizioni.
Concepita e presentata per la prima volta da Science Gallery
presso il Trinity College di Dublino, la mostra a cura di
Cathrine Kramer arriva in versione itinerante (composta da 5
sezioni) con la collaborazione di Fondazione Mondo Digitale.
Circa 40 opere, tra installazioni, fotografie, film e sculture,
realizzate da artisti, designer e scienziati per un percorso
sorprendente che cerca di immaginare le possibilità per il
futuro dell'umanità.
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