Una Pietà che vuole essere ''una
rielaborazione in chiave moderna di un momento di raccoglimento
e di dolore, in cui l' umanigtà si è identificata per secoli''.
E' l' ultima opera dello scultore Jago che sarà inaugurata
Venerdì 1 ottobre 2021, alle 18, nella Basilica di Santa Maria
in Montesanto, la Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a
Roma. Jago ha lavorato 16 mesi nello studio di Sant'Aspreno ai
Crociferi, a Napoli, per quella che ''non è la semplice
riproposizione del celebre episodio biblico''. L'installazione,
curata da Tommaso Zijno e organizzata con i partner Studio Arte
15, FERCAM Fine Art e P.L. Ferrari, rientra nel progetto "Una
porta verso l'infinito" - l'uomo e l'Assoluto nell'arte,
all'interno del ciclo Arte e Liturgia, promosso dal Rettore
Monsignor Walter Insero, che - è detto in una nota - ''vede
nella Chiesa degli Artisti uno spazio di dialogo fra l'arte
contemporanea e la spiritualità''.
Jacopo ''Jago'' Cardillo, 34 anni di Frosinone che opera nel
campo della scultura e della produzione video, ha lavorato ed
esposto i suoi lavori in Italia, negli Stati Uniti e e in Cina.
Dopo il liceo artistico e l'Accademia di belle arti -lasciata
nel 2010 - si è guadagnato l' appello di ''social artist'' per
la sua capacità di coniugare il talento artistico con le doti
cominicative grazie anche alle 'dirette' web che permettono di
seguire l' intero processo di realizzazione di un' opera d'
arte. La sua ricerca affonda le radici nelle tecniche ereditate
dai maestri del Rinascimento: utilizza un materiale della
tradizione, il marmo, ''per raccontare le storie della nostra
contemporaneità; a muoverlo è la volontà di innovare,
prendendo esempio dalle lezioni del passato''. La 'Pietà'
resterà in mostra nella Cappella del Crocifisso - a ingresso
libero - fino al 28 febbraio 2022.
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