Era il 1622 quando l'ex Palazzo
Monaldeschi, proprio nel cuore della città papale, divenne sede
dell'Ambasciata di Spagna presso la Santa sede. Oggi Palazzo di
Spagna, così prestigioso da dare il nome alla piazza più
visitata della città, compie i suoi primi 400 anni di vita. A
inaugurare i festeggiamenti, una nuova struttura effimera, come
da tradizione seicentesca, progettata per la facciata
dall'antropologo visuale Roberto Lucifero, che rimarrà esposta
fino alla fine dell'anno. "Un annuncio che ha suscitato grande
curiosità", racconta l'Ambasciatrice Isabel Celaà poco prima
della festa inaugurale in piazza, tra musica, balli, invitati
esclusivi ma anche una folla di passanti e curiosi. "E' un
divertimento di cui avevamo bisogno - dice - soprattutto visto
la tragedia che abbiamo attraversato".
In un nuovo "Barocco digitale", come lo definisce Lucifero, la
struttura si compone di grandi stendardi stampati su pvc
microforato, che richiamano i dipinti a tela a trama rada di 400
anni fa. Al centro del racconto, il Seicento, ovvero il periodo
più ricco di testimonianze delle relazioni tra Santa Sede e
Spagna, con tre scene: nella prima Don Inigo Vélez de Guevara y
Tassis, ottavo conte di Onate e terzo Conte di Villameridiana,
festeggia il suo successo diplomatico nell'aver acquistato
Palazzo Monaldeschi per rivenderlo al Governo spagnolo; la
seconda coglie Diego Velázquez mentre ritrae Papa Innocenzo X
sotto lo sguardo vigile di Donna Olimpia Pamphilj; e la terza,
sul portone spalancato, riprende un apparto effimero ideato da
Claude Lorrain in occasione dell'ascesa al trono di Ferdinando
III da Asburgo. Sede diplomatica permanente più antica del
mondo, Palazzo di Spagna festeggia anche con un calendario di
convegni, concerti, incontri, a inviti, ma, annuncia il ministro
consigliere Felix Costales, "stiamo lavorando per alcune
giornate a porte aperte dopo l'estate".
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