Un grande giardino pensile affacciato
sulla città che con i suoi alberi svettanti e il verde si noterà
anche da lontano. Una forma architettonica minimale e pulita,
realizzata con una tecnica di costruzione a secco, grandi
finestre, molto bianco, tanti spazi utili nascosti
nell'interrato. Ma soprattutto un gioiello di tecnica e di
sostenibilità, orgogliosamente affacciato sul futuro. Concluso a
tempi di record il concorso internazionale, comincia a prendere
forma con la presentazione del progetto vincitore il nuovissimo
Maxxi Hub, l'edificio destinato a completare la funzionalità del
museo delle arti e dell'architettura del XXI secolo, con grandi
spazi per i depositi, un centro d'avanguardia per il restauro
dell'arte contemporanea, aule per la didattica e gli archivi, un
grande garage.
Affidato al gruppo di progettisti capitanati dallo studio italo
francese Lan, potrà contare su un budget di 20 milioni di euro
messi a disposizione dal ministero delle infrastrutture e punta
ad essere completato entro la fine del 2026. "I due primi pezzi
del nuovo Grande Maxxi" esordisce la presidente della fondazione
Giovanna Melandri, sottolineando che insieme all'edificio che
occuperà un'area al momento libera adiacente al museo disegnato
da Zaha Hadid, il progetto vincitore prevede la realizzazione
della quinta di verde pensata come una galleria d'arte
all'aperto per mettere in connessione tutti i settori dell'area
museale. Soddisfatta Margherita Guccione, responsabile
architettonica del Grande Maxxi: "il progetto vincitore ci
convince molto" spiega, sottolineando in particolare "il suo
inserimento nell'articolato contesto dell'area del Maxxi e la
ben calibrata scrittura architettonica a tutte le scale del
progetto".
Coautori, insieme con lo studio Lan, sono SCAPE Architecture,
SNA, Bollinger+ Grohmann Ingegneria, Franck Boutté Consultants,
Bureau Bas Smets, Folia Consulenze. Ma la commissione di esperti
presieduta da Melandri ha citato tutti i primi 5 classificati
dagli italiani di Vacuum Atelier (secondo) al norvegese Resell+
Nicca, terzo classificato, ai due spagnoli Arquivio Architects
e Galar Velaz Gil. Assegnate anche due menzioni speciali.
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