/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'arte contemporanea torna sul lago d'Iseo

L'arte contemporanea torna sul lago d'Iseo

La Meridiana di luce di Stefano Arienti al Mirad'or di Pisogne

MILANO, 08 luglio 2022, 19:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO - Sei anni dopo l'opera The Floating Piers di Christo e Jeanne Claude, il Lago d'Iseo ospita di nuovo un progetto di arte contemporanea, realizzato da Stefano Arienti presso Mirad'Or, lo spazio pubblico sul lungolago di Pisogne.
    Arienti ha realizzato un'opera inedita, all'interno del progetto Meridiane, declinando per la prima volta in versione tridimensionale il lavoro di ricerca che porta avanti da molti anni. L'intervento site-specific, visibile dal 9 luglio al 30 settembre e promosso dal Comune di Pisogne, si ispira alla luce e alla sua osservazione: l'artista insegue l'ombra che il sole disegna, quasi come in un gioco che rimanda l'eco della luce, sul pavimento e sulle pareti. Il segno di Arienti materializza il variare della luce: le ombre che in altri casi aveva dipinto con colori su carta, qui assumono per la prima volta la tridimensionalità grazie a nastri di vari colori e dimensioni, abbandonando quindi il supporto cartaceo. Diventa così più evidente il concetto di "disegnare con la luce", in uno spazio in cui le persone sono invitate a entrare.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza