Con quasi 3,3 miliardi di euro di
valore aggiunto prodotto (il 3,7% del totale sviluppato dal
nostro Paese) e 55.700 persone occupate nel settore (il 3,8% del
totale nazionale), Bergamo e Brescia, che insieme costituiscono
la Capitale della Cultura 2023, sono il quarto polo italiano
culturale italiano per valore aggiunto e occupazione: lo
rivelano i dati contenuti nello studio "Io sono Cultura 2022",
presentato nei giorni scorsi a Milano, e realizzato da
Fondazione Symbola e Unioncamere - con la collaborazione del
Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne,
insieme a Fondazione Cariplo, Regione Marche, Istituto per il
Credito Sportivo. Se ai vertici della classifica resta
incrollabile il predominio di Milano (con 15.003,9 milioni di
euro di valore aggiunto e 192 mila occupati), città seguita sul
podio da Roma (12.299,0 milioni di euro valore aggiunto e 166
mila occupati) e Torino (5.410,8 milioni euro valore aggiunto e
quasi 80 mila occupati), la Capitale della Cultura 2023 risulta
determinante nel collocare la Lombardia, con più di 23 miliardi
di euro e 343 mila addetti, ai vertici del panorama culturale
italiano. Al quinto, sesto e settimo posto della classifica
figurano invece rispettivamente Napoli, Bologna e Firenze.
Giunto alla 12esima edizione, il report rivela anche che Bergamo
e Brescia sono nelle primissime posizioni in Italia anche per
sviluppo di attività "core" e "creative driven", con un valore
rispettivamente di 1miliardo 490milioni di euro (il 3% del
totale nazionale) e 1miliardo e 766milioni di euro (pari al 4,4%
del comparto italiano). L'analisi della distribuzione regionale
delle imprese del core del settore culturale e creativo conferma
il primato della Lombardia con 57.658 imprese, pari al 21,3%
dell'intero comparto.
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