Alla Pinacoteca civica di
Ancona, fino all'8 gennaio 2023 (orario continuato 9.00-19.00) è
visitabile la mostra "Cose dell'altro mondo, da Monet a Warhol"
con capolavori provenienti dal Sudafrica e dalla Johannesburg
Art Gallery di artisti del calibro di Monet, Signac, Courbet,
Degas, Sisley, Derain, Picasso, Matisse, Modigliani, Bacon,
Warhol. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza di Vuysile
Mshudulu. Assessore a Cultura, Turismo e Sviluppo della
municipalità di Johannersburg. Il titolo dell'esposizione rende
ragione della complessità e dell'interesse dell'operazione che,
grazie all'opera dei curatori Simona Bartolena e Stefano Zuffi,
porta nel capoluogo marchigiano 63 opere che saranno
distribuite, all'interno della Pinacoteca, in un percorso
integrato con quello della collezione permanente.
"Il racconto che si offre al visitatore - spiega il Comune -
non sarà solo quello di un lungo, composito e importantissimo
segmento della storia dell'arte a livello internazionale,
attraverso le opere di alcuni dei più importanti artisti di
tutti i tempi, ma traccia anche il profilo culturale, per i più
inedito, di una città giovane e dinamica, in cui, accanto alle
suggestioni culturali, storiche e naturali più note, esistono
una scena artistica e una realtà museale, di cui la Johannesburg
Art Gallery è una delle principali espressioni, capaci di
dialogare alla pari con i più noti ambienti artistici
internazionali".
La mostra riflette il percorso di crescita
artistico-culturale della città di Johannesburg e in particolare
della Johannesburg Art Gallery (Jag), fondata negli anni 10 del
1900 dalla collezionista Dorothea Sarah Florence Alexandra
Ortlepp Phillips, meglio nota come Lady Florence Phillips, con
l'intento di trasformare un centro minerario, cresciuto intorno
alla ricchezza dei suoi giacimenti, in una città improntata sui
modelli delle capitali europee, con un museo che non fosse solo
uno spazio nel quale raccogliere opere d'arte ed esporle, ma un
luogo per la società civile.
La prima sezione della mostra è dedicata alla scena inglese
dell'Ottocento, molto presente nella collezione del museo non
solo per il legame strettissimo della società che ha dato vita
alla Art Gallery con gli ambienti britannici, ma anche perché
alcune donazioni hanno ulteriormente arricchito la collezione
con opere vittoriane e preraffaellite.
La seconda sezione ripercorre la scena francese del XIX
secolo, dall'esperienza dei barbizonniers - ben rappresentata da
un poetico paesaggio di Corot - al realismo di Courbet -
presente in mostra con uno splendido scorcio delle falesie di
Étretat -, per arrivare, passando da Monet, Sisley e Degas, fino
alle generazioni del post impressionismo. Presenti nella
sezione, oltre alle personalità cardine di questa epocale svolta
- quali Cézanne e Van Gogh - anche artisti come Signac, Le
Sidaner, Vuillard, Bonnard e altri.
La terza sezione è occupata dal più recente nucleo
novecentesco del museo, dove sono rappresentati i protagonisti
della scena del primo Novecento: da Derain a Picasso, da
Modigliani a Matisse. Il percorso prosegue poi nel secondo
dopoguerra, con opere di importanti maestri della scena
internazionale, tra cui spicca un doloroso ritratto di Francis
Bacon. Un'ulteriore sezione è dedicata alla scena sudafricana,
l'arte del mondo di Lady Phillips. Le opere esposte sono firmate
da artisti ben rappresentativi di un contesto che da sempre si
dibatte tra culture diverse, diviso tra tradizioni locali e
influenze europee.
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della
Pinacoteca con biglietto di ingresso valido sia per
l'esposizione sia per la vista di tutte le altre sale (intero 12
euro, ridotto 10 euro, scuole 5 euro).
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