Alzi la mano chi, guardando "Easy rider", non ha invidiato anche solo per un attimo Dennis Hopper e Peter Fonda nel loro attraversare l'America a cavallo di un chopper. Quella pellicola del 1969, road movie per antonomasia, è con il film coevo Woodstock uno dei simboli del sogno hippie di cambiare vita, immaginare un mondo libero dagli schemi e senza guerre proprio mentre a migliaia di chilometri si consumava il dramma del Vietnam. La due ruote come strumento di fuga, il rombo del motore come colonna sonora del viaggio, le forme cromate personalizzate, i colori sgargianti dei serbatoi, i miti e i titoli-cult del cinema: c'è questo e altro ancora nella mostra "Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte", in programma dal 18 luglio al 24 febbraio 2019 alla Reggia di Venaria. L'appuntamento - organizzato da Arthemisia e dal Consorzio delle Residenze Sabaude per la cura di Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti, Stefano Fassone - racconta a tutto tondo il mondo del motociclismo sulla scia di quanto fece venti anni fa al Guggenheim di New York "The art of Motorcycle", premiata dal record di visitatori.
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