La Reggia di Venaria potrebbe
presto ospitare in alcuni spazi non ancora oggetto di restauro
un hotel a 5 stelle. Lo hanno annunciato il presidente del
Consorzio delle residenze reali sabaude Michele Briamonte e il
direttore Guido Curto, oggi in occasione della firma di una
intesa con l'Istituto per il Credito Sportivo, che mette in
campo finanziamenti per 30 milioni. L'obbiettivo è quello di
rendere il progetto concreto nell'arco di cinque anni.
Uno studio di fattibilità è stato commissionato alla società
Colliers International, che ha già prodotto un documento
attualmente all'attenzione del consiglio di amministrazione
della Reggia. L'idea, hanno spiegato Briamonte e Curto, è quella
di creare le camere nei locali dell'ex Caserma Gamerra, e alcune
suites nei sottotetti della Reggia.
"Tutti - ha affermato Briamonte - lamentano la non facilità
di trovare sistemazioni adeguate nei dintorni della Reggia.
Capita ogni volta che abbiamo un evento importante, per il quale
gli ospiti avrebbero piacere di essere alloggiati nei pressi
della residenza. Pensiamo a una ricezione di lusso di alto
livello, sul modello di quello che è stato fatto a Versailles e
Shonbrunn. I 30 milioni che arriveranno grazie all'accordo con
il Credito Sportivo saranno un passo propedeutico in questa
direzione".
Un altro tema toccato in occasione della firma è stato quello
dei parchi delle residenze. Luigi Chiappero, presidente del
Parco della Mandria che era la riserva di caccia legata alla
Reggia di Venaria, ha consegnato al presidente dell'Istituto per
il Credito Sportivo Andrea Abodi un piccolo dossier che presenta
ciò che si potrebbe fare nel Parco con un finanziamento ad hoc.
Ed Elena De Filippis, direttrice regionale Musei Piemonte, ha
sollecitato un interesse anche per la manutenzione dei parchi,
perché gli interventi di recupero, ha spiegato, senza
manutenzione finiscono vanificati in tempi rapidissimi.
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