Appuntamento con la storia, la
tradizione e la cultura a Budoni: domenica prossima, 22 maggio,
è in programma la grande festa dedicata alla "Civiltà degli
stazzi, tra Gallura e Baronia". Un'intera giornata per
ripercorrere la cultura e riscoprire le radici di questa zona
della Sardegna, partendo proprio dallo "stazzo": la casa tipica
di campagna gallurese, dove per casa non si intende soltanto
l'abitazione ma tutta l'area abitata da un nucleo familiare.
Terreni, edifici, persone, animali: luoghi dove le famiglie
storiche vivevano in un'economia autosufficiente fatta di
baratto e scambio di materie prime.
Il programma prevede una lunga serie di eventi, a partire dalle
ore 10, con l'apertura degli stand.
A seguire, la rappresentazione delle scene di vita quotidiana
della società di quell'epoca. Una quotidianità semplice,
fortemente legata alla coltivazione della terra, all'allevamento
di piccoli greggi e caratterizzata da una solida struttura
familiare.
"La cultura degli stazzi rappresenta le nostre origini più
antiche, un mondo che nei secoli si è evoluto per arrivare fino
ai nostri giorni. Sono le nostre radici, e dicono molto di noi -
spiega il sindaco Giuseppe Porcheddu - Per questo motivo è per
noi importante raccontare il nostro passato più antico, il
terreno in cui sono ben piantate le fondamenta sulle quali,
seppur fortemente modificata, si tiene anche la società
attuale".
Nel corso della giornata, si alterneranno gruppi folk che
intoneranno le musiche e le canzoni della tradizione gallurese,
e rappresentazioni delle attività quotidiane della civiltà degli
stazzi. La produzione di oggetti in ceramica e la lavorazione
del formaggio, ancora oggi così importante per l'economia della
Sardegna. Ma anche la preparazione del torrone tipico di
quest'area, l'intaglio del legno, la forgiatura del ferro,
l'intreccio dei tappeti e la filatura della lana.
Residenti e visitatori potranno anche acquistare gli oggetti
prodotti davanti ai loro occhi nel corso della manifestazione.
Chi volesse ulteriormente approfondire la conoscenza di questa
antica civiltà, potrà poi visitare il "Museo dello Stazzo".
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