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Sulle tracce di San Francesco in Sardegna

Tracciato un cammino con tappe in 16 comuni

di Maria Grazia Marilotti CAGLIARI

CAGLIARI - La chiesa campestre della Madonna di Noli Me Tollere a Sorso, nel Sassasarese, la basilica di Nostra Signora di Luogosanto, in Gallura, con vista su colli e mare, la chiesa e il convento di San Francesco a Oristano. Ancora quella dedicata a San Francesco, significativo esempio di architettura gotico-catalana con l'attiguo convento che si staglia tra i vicoli del centro storico di Alghero.
    Sono tante altre le occasioni per andar per monasteri e santuari, conventi, chiostri, chiese e musei, lungo il Cammino di San Francesco in Sardegna. Un itinerario già percorso da anni nel segno dell'eredità spirituale lasciata dal "poverello di Assisi". E ora per la prima volta viene codificato attraverso un protocollo propedeutico alla costituzione della Fondazione Percorso Francescano in Sardegna, firmato da 16 comuni sotto l'egida della Regione. Coinvolge anche i Frati Minori Osservanti, Frati Minori Conventuali, Frati Minori Cappuccini.
    Dal nord al sud e al centro dell'Isola, dalle coste all'entroterra, sono numerosi i segni del passaggio nei secoli dei primi frati e degli ordini religiosi. A partire dal 1220 con la prima traccia del francescanesimo nell'Isola.
    "Un percorso per raccogliersi nel silenzio e nella pace interiore, ritrovare quella connessione con la natura e dove a ogni passo si svelano la bellezza dei paesaggi, architetture, antiche pietre. Un cammino anche di consapevolezza per ritrovare quei valori indicati da Francesco, oggi più che mai indispensabili. Peculiarità sarda del cammino francescano è un profondo e ancestrale rapporto col sacro", spiega all'ANSA padre Fabrizio Congiu, ideatore, assieme a Luca Baltolu, del progetto che abbina la dimensione spirituale a quella del turismo sostenibile, destagionalizzato e verso le zone meno battute, tutte da riscoprire.
    Sono ancora da ufficializzare e definire nei dettagli gli itinerari. Capofila del progetto è Laconi, nell'Oristanese, paese natale di Sant'Ignazio, francescano dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Qui, dove è molto attiva una comunità di francescani, si possono visitare la sua casa natale e il museo a lui dedicato. Il viaggio tra le testimonianze religiose prosegue ad Alghero, Bosa, Cagliari, Castelsardo, Fonni, Gesturi, Luogosanto, Mores, Iglesias, Oristano, Pula, Sanluri, Sassari, Sorso. La tappa a Sanluri, nel Campidano, permette una visita al convento dei Cappuccini che si erge sopra un colle, col suo museo storico etnografico che custodisce arredi sacri, paramenti, dipinti. Raccontano la storia dell'insediamento dei Frati Cappuccini in Sardegna mentre gli oggetti rimandano ad attività come orologeria, farmacia, falegnameria.
    Sono sei, poi, i luoghi di pellegrinaggio che custodiscono le spoglie dei santi francescani: Sant'Ignazio da Laconi, nell'omonimo comune, San Salvatore da Horta a Cagliari, Beato Francesco Ziranu a Sassari, Beato Nicola da Gesturi, Venerabile Paolo da Cuglieri, Servo di Dio fra Nazareno da Pula, nelle omonime cittadine. L'obiettivo è presentare il Cammino nel 2023 alle fiere di settore. (ANSA).
   

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