Cambia volto l'area di San
Saturnino a Cagliari. Gli spazi saranno valorizzati per dar vita
a percorsi di visita che collegano la chiesa dedicata al patrono
della città - tra le basiliche paleocristiane meglio conservate
dell'Isola - l'area archeologica, con le testimonianze sacre e
funerarie e il giardino storico circostante. E creare un legame
più stretto con il complesso - vero attrattore culturale e
turistico - e la città, di cui è simbolo identitario.
Parte il progetto di valorizzazione e fruizione del
complesso. Si apre il 14 dicembre il cantiere del primo lotto di
lavori finanziati con 500mila euro. Riguardano l'area
interessata dagli scavi archeologici che sarà fruibile e agibile
grazie a una serie di "passeggiate archeologiche". "Primo
tassello di un più ampio progetto di valorizzazione dell' intero
complesso. I lavori partono a gennaio e potrebbero terminare a
settembre", ha detto Patricia Olivo, dirigente del segretariato
regionale del ministero della Cultura che cura e coordina il
progetto che coinvolge anche Soprintendenza e Direzione
regionale Musei della Sardegna. Saranno realizzati percorsi
accessibili a tornanti che partono dall'ingresso della basilica,
attraversano l'area archeologica e giungono al parco e poi a
ritroso delle gradinate.
"Da questo punto di osservazione si possono ammirare gli
scavi che hanno messo in luce tombe, sarcofagi in pietra,
sepolture. Come anche le tracce murarie di un Convento di
monaci benedettini", ha spiegato l'architetto Sergio Rosanova,
capogruppo del progetto. "Un percorso per ricucire il prezioso
tessuto fatto di architettura, archeologia, arte e paesaggio
urbano e restituire il racconto di questo sito ricco di storia,
al centro della città" ha sottolinea Olivo. "Un'importante
occasione di riqualificazione del sito di San Saturnino, un
complesso che riassume nelle sue mura tutta la storia di
Cagliari", ha messo in evidenza Luana Toniolo, direttrice
Direzione regionale Musei Sardegna.
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