Dici 1929 e pensi alla grande crisi
economica, al crollo di Wall Street, al mondo che si incammina a
grandi passi verso il buio di una seconda e ancora più terribile
guerra mondiale. Eppure non è solo così. Anno nero per
tantissimi aspetti, fa notare lo storico dell'arte Didier
Ottinger direttore del Centre Pompidou a Parigi, il 1929 è stato
almeno in Europa cruciale per l'arte, "il big bang del
Surrealismo". Ed è proprio attorno a questo anno fatidico che si
articola il racconto della nuova mostra curata dal direttore del
Pompidou per l'autunno di Palazzo Blu di Pisa. Intitolata "da
Magritte a Duchamp. 1929, il Grande Surrealismo dal Centre
Pompidou" (11/10-17/2), la rassegna che celebra i 10 anni della
fondazione pisana - promossa da MondoMostre - si articola in un
percorso di 90 opere, dall'iconica Gioconda baffuta di Duchamp
agli scatti in bianco e nero di Man Ray, tutte provenienti
dall'enorme collezione ("oltre 800 pezzi molto significativi")
di proprietà del museo parigino.
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