Apre al pubblico la torre
campanaria della Basilica di San Frediano a Lucca, scrigno di
tesori per la storia dell'arte e luogo di spiritualità tra i più
importanti della città toscana.
Il campanile, per il quale si è da poco concluso l'intervento
di restauro deciso anche con lo scopo anche di generare nuove
risorse economiche da destinare al recupero e alla
valorizzazione del complesso monumentale, è alto 55,20 metri e
dalle sue 31 aperture - tra monofore, bifore, doppio ordine di
trifore e quadrifore agli ultimi due livelli - è possibile avere
una visuale unica sul centro storico della città e sul
circondario della Piana di Lucca. Nel campanile si trova poi la
'campana di Santa Zita' del 1223, l'originale e unica superstite
di quelle che suonarono miracolosamente il giorno della morte
della santa il cui corpo incorrotto è conservato e venerato
nella basilica di San Frediano.
I lavori di restauro sono iniziati nel marzo del 2019,
interrompendosi poi per buona parte del 2020 e del 2021 a causa
della pandemia. L'intervento è consistito nella sistemazione e
messa a norma delle scale esistenti, nel restauro del paramento
interno, dei solai e della copertura compresi i merli
danneggiati dagli agenti atmosferici anche nell'inserimento
della scala elicoidale che consente al visitatore, che arriva
dall'interno della basilica, di salire al piano da cui ha inizio
la scala in pietra che conduce alla sommità del campanile. Per
quanto riguarda la cella campanaria è stato realizzato un vero e
proprio osservatorio con la sistemazione di piccole gradinate in
legno removibili che, con l'ausilio di un sistema di protezione,
permetteranno la migliore e più sicura visibilità all'esterno.
L'intervento è costato circa 600mila euro, coperti dalle
finanze della Basilica grazie ai fondi raccolti dalla
bigliettazione per l'ingresso in basilica dal 2016 e grazie a
prestiti bancari già in essere, con l'aggiunta anche del
contributo di 140mila euro concesso dalla Fondazione Cassa di
risparmio di Lucca.
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