PERUGIA - Ci sono gli oggetti e i luoghi della vita quotidiana - quella di oggi e quella di ieri - e gli attrezzi che servono a dipingere. Ci sono gli scorci delle vie e delle case di Perugia, e quelli di Gasperina, vicino a Catanzaro, dove è nato 42 anni fa. Ci sono i canneti del Trasimeno, ma anche gli alberi che crescono nella terra dura e amata della Calabria. E ci sono le nature morte, omaggio al maestro Giorgio Morandi. Sono complessivamente 26 i dipinti esposti alla Artemisia Galleria d'arte di Perugia (via Alessi, 14/16) da Gaetano Mongiardi: disegni con il carboncino e lavori con acrilico che compongono la mostra "Still life" - dal 3 al 24 novembre - una personale alla quale l'artista arriva dopo una serie di presenze in esposizioni collettive a Perugia e a Milano.
Da un primo periodo segnato dall'interesse per le installazioni e la pittura materica - volta ad indagare i rapporti fra equilibrio musicale, cromatico e geometrico - Mongiardi è infine giunto alla pittura figurativa, a una sua interpretazione della realtà quotidiana, comune, che ci circonda.
"Still life" è il punto di approdo maturo di questa ricerca: gli oggetti sulla tavola familiare o sul banco del lavoro artistico, gli interni delle stanze, le rive del lago, non sono elementi estranei, ma trasmettono il senso del lavoro umano, di una esperienza di vita che si rinnova ogni giorno. Basta solo guardare i quadri e la realtà - sembra dirci Mongiardi - senza fermarci ai segni e alle forme, ma puntando alla vera natura delle cose, non più morte, appunto, ma sempre vive. "Still life" di Gaetano Mongiardi è questa. La mostra verrà inaugurata il 3 novembre alle 17.30.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA