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Resilienza e cyber punk, ecco il Padiglione Italia 2021

Melis presenta la sua architettura: "vogliamo far riflettere"

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 23 APR - Genetisti e filosofi, scienziati dell'ambiente, ma anche teatranti e grande firme del fumetto, richiami al mondo del cyber punk. Per il suo Padiglione Italia, che si apre al pubblico in presenza dal 22 maggio a Venezia, Alessandro Melis ha chiamato a raccolta le menti più diverse, scienza, arti, pensiero, matematica, tutti con un comune obiettivo, quello di dimostrare che la resilienza, anche quella delle comunità urbane, sta nella capacità di diversificare, di plasmarsi e rifondarsi, come il genoma, come il cervello umano. Un padiglione tutto riciclato, "a impatto Co2 quasi a zero", che ha potuto contare su un finanziamento statale di 600 mila euro e di altrettante risorse arrivate dagli sponsor. E che si propone come una riflessione sullo stato dell'arte in tema di resilienza urbana, in Italia e nel mondo, attraverso l'esposizione di opere di architetti e un focus su metodologie, agronomia, biologia, arte e medicina. "Niente dogmi sull'architettura, troverete domande", sottolinea Melis presentando il suo lavoro.L' obiettivo è far riflettere, ribadisce Melis, spiegare in modo chiaro, ma senza semplificare la complessità dell'esistente". Non insegnare, piuttosto stimolare il pensiero, spingere il visitatore a interrogarsi "sui meccanismi di resilienza delle comunità", sulle soluzioni che più di altre hanno funzionato e che diventano una chiave di lettura prioritaria "per il recupero di interazione tra spazio urbano e territorio produttivo", tra "la dimensione fisica e quella sociale". Un progetto che contiene in sé "tante sfide in un tempo complesso e segnato da tanti cambiamenti come quello che stiamo vivendo", sottolinea il ministro della cultura Franceschini , "una riflessione sulla capacità di trasformazione e di adattamento delle comunità italiane, ormai necessaria per rispondere localmente alle sfide globali. Non possiamo sottrarci". La prima sfida è già vinta, assicura intanto il presidente della Biennale Roberto Ciccutto, dopo il rinvio di un anno fa, si apre al pubblico in sicurezza, contando sull'esempio felice della Mostra del Cinema 2020. Certo con "qualche sacrificio", dal biglietto online a distanziamenti, tracciamenti, mascherine, sensi unici. "Ma esserci sarà importantissimo". (ANSA).
   

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