Cibus: Cellie,edizione 2018 ha superato più rosee aspettative

Fatto vedere al mondo di cosa è capace Made in Italy alimentare

Redazione ANSA PARMA

(ANSA) - PARMA, 10 MAG - "Questa edizione ha superato ampiamente quelle che erano le nostre più rosee aspettative.
    Abbiamo fatto vedere al mondo cosa è capace di fare il 'Made in Italy' alimentare e cioè superarsi ogni anno". Riassume così l'amministratore delegato di Fiere di Parma, Antonio Cellie la grande soddisfazione per l'edizione 2018 di Cibus, il Salone internazionale dell'alimentazione di Parma. Oggi, giornata di chiusura, è il momento dei bilanci ed i numeri danno ragione alla kermesse parmigiana.
    "Nel 2016 avevamo pensato di avere raggiunto un punto di eccellenza ma quest'anno con 3.200 espositori, 1.500 novità, 82.000 visitatori da tutto il mondo abbiamo fatto capire che c'è fame di 'Made in Italy' in tutto il pianeta - ha raccontato all'Ansa l'ad Cellie -: questo dà una magnifica prospettiva a Cibus, alle Fiere di Parma e al nostro partner Federalimentare.
    E' un risultato che ha dimostrato poi come sia efficace fare sistema con il Governo e con l'istituto del commercio estero, che ha fatto un lavoro straordinario. Un plauso poi al lavoro dei soggetti di interesse collettivo come le Regioni".
    Un risultato che premia quindi tutto il settore dell'agroalimentare italiano "e penso sia un grande segnale di ottimismo per tutto il nostro Paese - ha argomentato Cellie - Questo comparto vale 52 miliardi di euro di valore aggiunto, ovvero meccanica e tessile messi insieme, è il primo settore per occupazione, 200 miliardi di fatturato, ormai 41 di esportazioni. E a proposito di export, nel 2017 è cresciuto del 6% ma nei primi tre mesi del 2018 ha già segnato il 12%. Dati che forse nessuno si immaginava".
    Ora si guarda al futuro. Il prossimo anno con Cibus Connect, edizione 'smart' di soli due giorni, e nel 2020 la nuova edizione di Cibus. "Come innovarsi ancora? Per fortuna il lavoro per noi lo fanno gli espositori - ha risposto l'Ad di Fiere di Parma - Noi dobbiamo semplicemente aprire la porta per fare entrare i venti dell'innovazione. Parlando con loro abbiamo già modellato tante idee con il futuro. Avere creato un appuntamento annuale ci permette poi di creare quel legame diretto con loro che davvero fa di Parma e di Cibus la vera e unica capitale dell'agroalimentare italiano". (ANSA).
   

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